Medici prescrittori e farmacisti chiedono un incontro urgente al Ministero per chiarire i dubbi interpretativi
Sul decreto ministeriale che, ad agosto, ha vietato l’impiego di sette principi attivi (triac, clorazepato, fluoxetina, furosemide, metformina, bupropione e topiramato) nelle preparazioni magistrali a scopo dimagrante, Federfarma chiederà a breve un incontro con dicastero della Salute e comando dei Nas per sciogliere dubbi interpretativi e ricevere indicazioni applicative. Lo ha deciso mercoledì il Consiglio di presidenza del sindacato (alla sua prima seduta dopo la pausa estiva) dopo una valutazione del provvedimento e delle reazioni che ha provocato tra prescrittori e farmacisti.
Al momento, in particolare, lo “scontento” più forte si registra tra i medici, da dove giungono voci di imminenti ricorsi al Tar. E’ il caso della Galenic scientific association, società medico-scientifica per la ricerca in galenica: «Stiamo lavorando in questi giorni ai contenuti del ricorso assieme ai nostri legali» spiega a Filodiretto Camillo Ezio Di Flaviano, primario di riabilitazione nutrizionale del Policlinico di Abano Terme «ma non impugneremo soltanto noi, lo faranno anche alcuni specialisti a proprio nome. Che cosa non ci piace? Il fatto che si usino due pesi e due misure: la metformina non può più essere impiegata nelle preparazioni magistrali, ma i farmaci di produzione industriale che la contengono continuano a essere normalmente commercializzati».
Tra le società scientifiche della medicina, però, c’è a anche chi condivide l’intervento del Ministero, frutto tra l’altro di segnalazioni inviate direttamente dall’Aifa. «Il decreto non fa altro che ribadire un principio sacrosanto» è il parere del presidente della Simg, Claudio Cricelli «e cioè che queste sostanze non vanno usate off label come anoressizzanti perché c’è un forte rischio di effetti collaterali, anche pesanti.
fonte: federfarma
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