L'indagine è stata realizzata in Gran Bretagna e ha evidenziato la scarsa privacy nei confronti dei pazienti
Lo smartphone è un nuovo strumento nella borsa del dottore, infatti sempre più medici e infermieri usano il proprio telefono per lavoro, scaricano app legate alla salute, si scambiano messaggi e chat con dati di pazienti, allegando anche foto di reperti clinici (ad esempio esami medici o lastre etc). Secondo un'indagine condotta da Dominic King dell'Imperial College di Londra in cinque ospedali britannici coinvolgendo personale medico ed infermieristico, quasi otto medici su dieci hanno scaricato una di queste app e quasi tutti (92%) dicono di usarla nella loro pratica clinica quotidiana.
Migliaia di medici e infermieri sono stati raggiunti da un questionario sull'uso del loro smartphone a lavoro. Quando è stato chiesto loro se avessero mandato dati del paziente usando il proprio smartphone tramite SMS o app come WhatsApp, oppure foto scattate con la fotocamera del loro telefono molti degli intervistati hanno risposto in modo affermativo. Quasi i due terzi dei dottori ha usato gli SMS (65%); un terzo app come Whatapp; quasi la metà (46%) ha usato la fotocamera del proprio telefono e app per scambiare foto per mandare immagini come la ferita di un paziente, o referti medici come una lastra. Oltre un medico su quattro (27,5%) conserva (anche inavvertitamente perché semplicemente non le cancella) informazioni cliniche sul suo smartphone. "I risultati di questa indagine forniscono una forte evidenza che i sistemi sanitari devono sviluppare policy per supportare l'uso delle tecnologie digitali sul luogo di lavoro in un modo che sia sicuro per il paziente", concludono gli autori del lavoro.
fonte: Bmj
Più formazione per vincere sfida arresto cardiaco improvviso
I vaccini sono adattati alla variante JN.1. Possibile la co-somministrazione dei nuovi vaccini aggiornati con altri
Bellantone: "la sicurezza dell’assistito è un pilastro fondamentale della qualità delle cure ed è un diritto inalienabile di ogni persona"
"Uso corretto delle risorse non avviene in tutte le regioni"
Più formazione per vincere sfida arresto cardiaco improvviso
I vaccini sono adattati alla variante JN.1. Possibile la co-somministrazione dei nuovi vaccini aggiornati con altri
Bellantone: "la sicurezza dell’assistito è un pilastro fondamentale della qualità delle cure ed è un diritto inalienabile di ogni persona"
"Uso corretto delle risorse non avviene in tutte le regioni"
Commenti