La terapia con palbociclib in associazione a fulvestrant ha determinato una sopravvivenza senza progressione più lunga.
La crescita del carcinoma mammario positivo ai recettori ormonali dipende dalle chinasi ciclina-dipendenti 4 e 6 (CDK4 e CDK6), che promuovono la progressione dalla fase G1 alla fase S del ciclo cellulare.
Nello studio di fase III è stata valutata l'efficacia di palbociclib (un inibitore di CDK4 e CDK6) e fulvestrant nel carcinoma mammario avanzato.
Hanno partecipato 521 pazienti con tumore mammario avanzato, positivo ai recettori ormonali e negativo al recettore 2 per il fattore di crescita epidermico umano, che avevano avuto una recidiva oppure progressione durante la terapia endocrina precedente. Le pazienti sono state assegnate in modo casuale in rapporto 2:1 a ricevere palbociclib e fulvestrant oppure placebo e fulvestrant. Le donne in premenopausa o in perimenopausa hanno anche ricevuto goserelin.
L'endpoint primario è stato la sopravvivenza libera da progressione. Gli endpoint secondari comprendevano la sopravvivenza globale, la risposta obiettiva, la percentuale di beneficio clinico, i risultati riferiti dalle pazienti e la sicurezza. Un'analisi ad interim, pianificata in precedenza, è stata effettuata da un comitato indipendente di monitoraggio dei dati e della sicurezza dopo che si erano verificati 195 eventi di progressione della malattia o di morte.
La sopravvivenza media libera da progressione è stata di 9.2 mesi (intervallo di confidenza [IC] del 95%, da 7.5 ad un valore non stimabile) con la terapia palbociclib-fulvestrant e 3.8 mesi (IC del 95%, da 3.5 a 5.5), con un rapporto di rischio per il gruppo in trattamento con placebo-fulvestrant (per la progressione della malattia o la morte, 0.42; IC del 95%, 0.32 – 0.56; p<0.001). Gli eventi avversi più comuni di grado 3 o 4 nel gruppo palbociclib-fulvestrant sono stati la neutropenia (62.0%, rispetto allo 0.6% del gruppo trattato con placebo-fulvestrant), la leucopenia (25.2% rispetto allo 0.6%), l’anemia (2.6% in confronto a 1.7%), la trombocitopenia (2.3% rispetto allo 0%) ed affaticamento (2.0% in confronto a 1.2%). La neutropenia febbrile è stata riportata dallo 0.6% delle pazienti trattate con palbociclib e dallo 0.6% delle pazienti che hanno assunto il placebo. La percentuale di interruzione a causa di eventi avversi è stata di 2.6% con il palbociclib e di 1.7% con il placebo.
Tra le pazienti con carcinoma mammario metastatico positivo ai recettori ormonali, che hanno avuto progressione della malattia durante la terapia endocrina precedente, la terapia con palbociclib combinato con fulvestrant ha determinato una sopravvivenza libera da progressione più lunga rispetto alla somministrazione del solo fulvestrant.
Riferimenti bibliografici:
Turner NC, Ro J, André F, Loi S, Verma S, Iwata H, Harbeck N, Loibl S, Huang Bartlett C, Zhang K, Giorgetti C, Randolph S, Koehler M, Cristofanilli M. Palbociclib in Hormone-Receptor-Positive Advanced Breast Cancer. N Engl J Med. 2015 Jul 16;373(3):209-19.
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