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Docetaxel ed estramustina nel carcinoma prostatico localizzato

Oncologia Medical Information Dottnet | 14/10/2015 16:00

La combinazione di docetaxel ed estramustina ha migliorato la sopravvivenza senza recidiva nel carcinoma prostatico ad alto rischio.

La chemioterapia precoce stratificata in base al rischio è un trattamento standard per i tumori del colon, mammari e polmonari, ma non per il cancro della prostata localizzato ad alto rischio. ll docetaxel e l’estramustina in combinazione hanno migliorato la sopravvivenza nei pazienti con carcinoma della prostata resistente alla castrazione. 

L’obiettivo dello studio GETUG 12 è stato valutare gli effetti di docetaxel ed estramustina combinati sulle recidive nei pazienti con tumore alla prostata localizzato ad alto rischio. Lo studio, randomizzato e in doppio cieco, di fase 3 è stato condotto in 26 ospedali francesi dove sono stati arruolati pazienti con cancro alla prostata naive al trattamento e almeno un fattore di rischio (ad esempio, patologia allo stadio T3-T4, punteggio Gleason di 8 o più, concentrazione dell'antigene prostatico specifico maggiore di 20 ng/ml oppure linfonodi patologicamente positivi). Tutti i pazienti sono stati sottoposti a dissezione linfonodale pelvica per la stadiazione. I pazienti sono stati assegnati in modo casuale alla terapia di deprivazione androgenica (ADT; goserelin 10.8 mg ogni 3 mesi per 3 anni) più 4 cicli di docetaxel il giorno 2 alla dose di 70 mg/m² ed estramustina 10 mg/kg nei giorni 1-5, ogni 3 settimane, oppure alla sola terapia di deprivazione androgenica.  La randomizzazione è stata effettuata mediante computer secondo stratificazione del fattore di rischio.

Il trattamento locale è stato somministrato a 3 mesi.

L'endpoint primario è stato la sopravvivenza libera da recidiva ed è in corso il follow-up per altri endpoint.

I pazienti coinvolti sono stati assegnati, in modo casuale, al gruppo in trattamento con ADT ed aggiunta di docetaxel e estramustina (n=207) e al gruppo che ha seguito soltanto la ADT (n=206). Il follow-up è stato di 8.8 anni (IQR 8.1 -9.7). Tra i 207 pazienti in trattamento con ADT più docetaxel e estramustina, 88 (il 43%) hanno avuto un evento (recidiva o morte) rispetto 111 (il 54%) dei 206 pazienti in terapia con ADT soltanto. In corrispondenza dell’ottavo anno la sopravvivenza libera da recidive è stata del 62% (CI del 95%, 55 - 69) nel gruppo trattato con ADT più docetaxel e estramustina rispetto al 50% (44 - 57) del gruppo in terapia con la sola ADT (rapporto di rischio corretto [HR] 0.71, CI del 95% 0.54 – 0.94, p=0.017). In riferimento ai pazienti sottoposti a radioterapia di cui erano disponibili i dati, 31 (21%) su 151 del gruppo ADT più docetaxel e estramustina rispetto a 26 (18%) su 143 del gruppo trattato con sola ADT, ha riportato eventi avversi di grado 2 o superiore a lungo termine (p=0.61). Non sono stati registrati secondi tumori in eccesso (26 [13%] di 207 rispetto a 22 [11%] di 206; p=0.57) e non ci sono stati decessi correlati al trattamento.

In conclusione, la chemioterapia ha migliorato la sopravvivenza senza recidiva in pazienti affetti da carcinoma prostatico localizzato ad alto rischio. E’ necessario un follow-up più lungo per stabilire se questo beneficio clinico si traduca in un miglioramento della sopravvivenza in assenza di metastasi e della sopravvivenza globale.

Riferimenti bibliografici:

Fizazi K, Faivre L, Lesaunier F, Delva R, Gravis G, Rolland F, Priou F, Ferrero JM, Houede N, Mourey L, Theodore C, Krakowski I, Berdah JF, Baciuchka M, Laguerre B, Fléchon A, Ravaud A, Cojean-Zelek I, Oudard S, Labourey JL, Chinet-Charrot P, Legouffe E, Lagrange JL, Linassier C, Deplanque G, Beuzeboc P, Davin JL, Martin AL, Habibian M, Laplanche A, Culine S. Androgen deprivation therapy plus docetaxel and estramustine versus androgen deprivation therapy alone for high-risk localised prostate cancer (GETUG 12): a phase 3 randomised controlled trial. Lancet Oncol. 2015 Jul;16(7):787-94.

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