Contro la carenza di organi trapiantabili, arriva dal Canada una tecnica che permette di riparare i polmoni danneggiati rendendoli idonei al trapianto.
L'innovativo metodo di perfusione è stato ideato, e usato per la prima volta al mondo, dai camici bianchi del Toronto General Hospital. Gli esperti, come riportato dalla stampa canadese, hanno 'riaggiustato' un polmone danneggiato che lo scorso 5 dicembre è stato trapiantato con successo in un paziente di 56 anni. La tecnica permette di mantenere in vita il polmone all'esterno del corpo del donatore, ad una temperatura costante di 37 gradi, fino a 18 ore: un tempo sufficiente per consentire ai medici di riparare i danni dell'organo rendendolo adatto al trapianto. ''Vedere che questi polmoni sono danneggiati e che 12 ore dopo sono perfetti è davvero affascinante - ha detto al National Post Shaf Keshavjee, coordinatore del team di medici - a livello mondiale questa strategia potrà raddoppiare il numero di trapianti di polmone''.
Esame analizza 32 proteine ed è in grado di predire chi ha più probabilità di aver bisogno di cure o di morire per queste patologie
Lo rivela un ampio studio presentato al Congresso della European Respiratory Society (ERS) a Vienna da Anne Vejen Hansen dell'Ospedale Universitario di Copenaghen
I pazienti che hanno ricevuto un trattamento diretto dallo pneumologo hanno avuto un minore utilizzo successivo dell'assistenza sanitaria per malattie respiratorie rispetto a quelli che hanno ricevuto cure abituali
Lo ha accertato uno studio internazionale in collaborazione fra l'Università francese Paris-Saclay, e quelle di Padova, Napoli Federico II e altri atenei stranieri
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