Piena integrazione fra i medici di famiglia e quelli della continuità assistenziale (ex guardia medica); costituzione delle Unità Complesse di Cure primarie; introduzione del flusso informativo e della ricetta elettronica: sono questi i cardini dell'accordo siglato da Fimmg, il principale sindacato della medicina generale e da altre sigle sindacali, con la parte pubblica per un cambio radicale della medicina generale in Italia.
Secondo una nota FIMMG l'intesa con la SISAC riguarda il biennio economico 2006-2007 e i contenuti del nuovo accordo collettivo nazionale. ''L'accordo firmato rappresenta l'inizio del cambiamento della medicina generale per cui abbiamo lavorato negli ultimi due anni'', dichiara Giacomo Milillo, Segretario nazionale della FIMMG. I traguardi raggiunti sono importanti: l'introduzione delle aggregazioni funzionali consentirà la piena integrazione fra i medici di famiglia e quelli della continuità assistenziale; la costituzione delle Unità Complesse di Cure primarie per un efficace ed appropriato impiego delle risorse necessarie ad aumentare i supporti organizzativi, strumentali e di personale, e per favorire l'attività dei medici di medicina generale; l'introduzione del flusso informativo e della ricetta elettronica per conoscere l'entità delle attività quotidianamente svolte dai medici di medicina generale, che renderà possibile offrire una gamma di servizi sempre più ampia ed efficace a tutela della salute dei cittadini.
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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