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Boots investirà in Italia. Parafarmacie: settore alle multinazionali

Farmacia Redazione DottNet | 02/11/2015 19:31

Gullotta (parafarmacie): "Pezzo per pezzo, questo Governo sta cedendo alle multinazionali straniere l'intero sistema farmaceutico italiano. Il vero obiettivo nel mantenere inalterato il pacchetto 'farmaci' è dunque un altro: rendere l'affare più conveniente ed interessante”.

La legge sui capitali in farmacia sta già producendo i suoi effetti. Ornella Barra, alla guida con il suo compagno Stefano Pessina di Walgreens Boots Alliance, ha annunciato che il gruppo è pronto a investire in Italia. Tempi e modi non sono ancora noti, ma Barra ha tuttavia precisato che si tratterà di «investimenti pesanti» se la legge sarà approvata dal Parlamento così come l’ha varata il governo.

 

Barra, che a settembre 2014 la rivista Fortune ha classificato all’ottavo posto fra le “50 donne d’affari più influenti” in Europa, Medio Oriente e Africa, e Pessina nelle settimane scorse hanno concluso un affare da 17,2 miliardi comprando il principale rivale Usa, Rite Aid costruendo un gruppo dal oltre 100 miliardi di dollari, sommando i 76 miliardi di fatturato della Walgreens con i 26,5 miliardi della Rite Aid. L’altra grande catena sul mercato, Cvs, ha entrate annuali superiori che sfiorano i 140 miliardi. Il nuovo gruppo avrà a disposizione una rete di 13.000 farmacie in undici nazioni e pronostica risparmi da sinergie per almeno un miliardo. La sua presenza è concentrata anzitutto negli Stati Uniti e particolarmente a New York, in California, in Florida e in Texas.

 

Ma l'annuncio di Barra non è piaciuto ai parafarmacisti: “Finalmente il quadro è chiaro. Da una parte c'è l'Antitrust - il massimo organo in Italia a difesa della concorrenza - che invita nuovamente il governo a portare la fascia C nelle parafarmacie. Dall'altra ci sono i portatori di interessi particolari che con la loro poderosa crociata a difesa dello status quo dimostrano con ogni evidenza come la partita sulla liberalizzazione dei farmaci sia stata già chiusa a tavolino”. E' quanto dichiara il presidente della Federazione nazionale Parafarmacie italiane, Davide Gullotta in merito al Ddl concorrenza in discussione nelle commissioni riunite Finanze e Attviità produttive al Senato.
 
"Le recenti dichiarazioni di Ornella Barra contro la cessione della fascia C alle parafarmacie, così come l'insolito silenzio dei dirigenti del sindacato dei titolari sull'ingresso del capitale, dimostrano come i nostri sospetti erano fondati: il patto tra politica e lobby mira evidentemente non alla tutela della salute del cittadino ( o ancora meno della professione) quanto alla difesa di un solo obiettivo primario: l'interesse economico".

 

La tutela della salute pubblica è dunque uno specchietto per le allodole per escludere a priori le parafarmacie dai giochi. "Pezzo per pezzo, questo Governo", conclude Gullotta, "sta cedendo alle multinazionali straniere l'intero sistema farmaceutico italiano.  Il vero obiettivo nel mantenere inalterato il pacchetto 'farmaci' è dunque un altro: rendere l'affare più conveniente ed interessante. Ancora una volta vince l'economia di relazione, con buona pace dei continui moniti dell'Antitrust. Il tutto passando sul corpo di migliaia di piccoli imprenditori, quei farmacisti di parafarmacia, che hanno investito e creato centinaia di posti di lavoro".

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