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La spesa per i farmaci innovativi resta a carico dell'Ssn

Farmaci Redazione DottNet | 16/11/2015 18:15

Emendamento delle relatrici 'salva' la spesa farmaceutica territoriale

La spesa per i farmaci innovativi (compreso quello contro l'epatite C) rimarrà nel 2015 e 2016 a carico del Sistema sanitario nazionale e non concorrerà al raggiungimento del tetto di spesa per la farmaceutica territoriale, se non per la quota che eccede il fondo ad hoc. Lo prevede un emendamento delle relatrici alla legge di stabilità. Il fondo ad hoc per i farmaci innovativi introdotto con la legge di Stabilità dello scorso anno rendeva disponibili 500 milioni l'anno per il biennio 2015-2016, da reperire dal cosiddetto 'fondino', il fondo per gli obiettivi di piano destinato alla realizzazione di obiettivi specifici del Piano sanitario nazionale.

 

Con l'emendamento, proposto dai senatori Pd della commissione Sanità, compresa la presidente Grazia De Biasi, riformulato dalle relatrici, si prevede che sempre per il biennio 2015-2016 queste risorse non vadano a sommarsi a quelle spese per la farmaceutica territoriale. In questo modo si riduce il rischio di sforare il tetto annuale previsto per questo tipo di spesa (l'11,35% del fondo sanitario nazionale, con il ripiano della spesa 'extra', il cosiddetto pay back al 100% a carico della filiera farmaceutica) facilitando allo stesso modo la reperibilità di questi farmaci. Obiettivo della misura è infatti quella di "consentire la regolare somministrazione dei farmaci innovativi", nella cornice delle risorse a disposizione del Ssn e rispettando le nuove misure, previste con la manovra, per rendere più efficiente la spesa sanitaria nel suo complesso. La proposta, che dovrebbe essere votata presto allo scopo di garantire la sostenibilità finanziaria dei farmaci innovativi prevede anche che il ministero della Salute, sentita l'Aifa e d'intesa con le Regioni, predisponga ogni anno un 'Programma strategico' per definire le priorità di intervento, le condizioni di accesso ai trattamenti e le previsioni di spesa.

 

Con l'approvazione dell'emendamento sui farmaci innovativi nella legge di stabilità 2016, si chiarisce, come rilevano fonti del ministero della Salute, che le risorse del fondo farmaci innovativi non devono essere computate nel tetto nazionale della spesa farmaceutica. In questo modo, da un lato si garantisce che la spesa farmaceutica per farmaci non innovativi non subirà riduzioni, dall'altro che le aziende farmaceutiche, fino alla concorrenza di 500 mln di euro per anno, non saranno chiamate a sborsare risorse per ripianare eventuali superamenti del tetto di spesa nazionale a titolo di pay back.

 

Con l'approvazione dell'emendamento si completa dunque l'azione iniziata da Parlamento e governo con l'istituzione l'anno scorso del fondo di 500 mln di euro per anno, per il 2025 e 2016, destinato principalmente a finanziare l'erogazione a carico del Ssn del farmaco innovativo anti epatite C. Un ulteriore importante tassello, rilevano le stesse fonti, per assicurare ai pazienti i farmaci innovativi, spesso ad alto costo ma di grande efficacia terapeutica, che potranno permettere di sconfiggere patologie ritenute sino a poco tempo fa inguaribili.

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