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Metformina elisir di lunga vita: test negli Usa

Farmaci Redazione DottNet | 02/02/2016 13:15

'Geroscienziati' Usa testeranno il farmaco contro il diabete su 3000 anziani

Fermare le tante malattie tipiche dell'invecchiamento con un solo farmaco o al massimo con due in combinazione, con l'obiettivo ultimo non tanto di allungare l'aspettativa di vita, quanto di aumentare il più possibile gli anni vissuti in buona salute e senza disabilità, allontanando più che si può la comparsa degli 'acciacchi' dell'età: è questa la mira di un folto gruppo di geriatri e scienziati che - sotto l'egida del National Institute of Aging Usa - ha già un cospicuo numero di molecole papabili per svolgere questa funzione anti-aging.

Secondo quanto riporta il New York Times, un gruppo di 'geroscienziati' - come si fanno chiamare - di varie università e uniti insieme nella American Federation for Aging Research sta cercando fondi per un totale di 50 milioni di dollari per iniziare una prima sperimentazione clinica su 3000 anziani. L'obiettivo è verificare gli effetti anti-aging della metformina, un farmaco in uso da decenni contro il diabete.

2px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: 17.16px; orphans: auto; text-align: left; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: 1; word-spacing: 0px; -webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: rgb(255, 255, 255);" /> Capitanati da Nir Barzilai, direttore dell'Institute for Aging Research presso l'Albert Einstein College of Medicine nel Bronx, gli scienziati vogliono vedere se la metformina è in grado da sola di ritardare tante malattie dell'invecchiamento tra cui problemi cardiovascolari, cancro, demenza. Vi sono già evidenze epidemiologiche che i diabetici in cura da tanti anni con metformina sono più protetti anche da queste malattie. Gli scienziati testeranno il farmaco confrontandolo con un placebo. E se la metformina non dovesse funzionare, spiega Barzilai, ci sono già altre molecole papabili per analoghe sperimentazioni cliniche che hanno già dato ottimi risultati su animali. Ad esempio il vecchio farmaco immunosoppressore rapamicina, usato dopo i trapianti.

La posta in gioco è alta, trovare una o due molecole in grado di ritardare la comparsa di malattie tipiche dell'invecchiamento, allungando di fatto l'aspettativa di vita in salute e riducendo al minimo il numero di anni vissuti con acciacchi e disabilità.

 

 

fonte: ansa

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