La mortalità, dovuta a tumore mammario, è risultata ridotta in donne tra i 40 e i 49 anni grazie allo screening mammografico.
L’effetto dello screening mammografico nelle diverse fasce d’età è ritenuto un aspetto ancora da chiarire. I risultati dello studio clinico UK Age trial, che ha confrontato l'effetto dello screening mammografico annuale iniziato all'età di 40 anni con l’inizio dello screening a 50 anni, non ha evidenziato alcuna differenza significativa nella mortalità dovuta a tumore al seno tra i due gruppi dopo 10 anni di follow-up.
Moss et al hanno riportato i risultati dello studio UK Age dopo 17 anni di follow-up. Un totale di 160 921 donne di età compresa tra 39 e 41 anni sono state assegnate in modo casuale (in rapporto 1:2) ad un gruppo di intervento sottoposto a screening mammografico fino a 48 anni oppure ad un gruppo di controllo che ha ricevuto le cure mediche usuali (convocate per lo screening all'età di 50 anni e ogni 3 anni).
Delle partecipanti, 53 883 donne sono state assegnate al gruppo di intervento e 106 953 al gruppo che è stato sottoposto all’assistenza medica usuale. Dopo un follow-up medio di 17 anni (IQR 16.8-18.8), il rapporto di rischio (RR) per la mortalità dovuta al cancro al seno è risultato di 0.88 (IC del 95%, 0.74-1.04) per i tumori diagnosticati durante la fase di intervento. Una significativa riduzione della mortalità dovuta a tumore mammario è stata riscontrata nel gruppo di intervento rispetto al gruppo di controllo nei primi 10 anni dopo la diagnosi (RR 0.75, 0.58-0.97), ma non successivamente (RR 1.02, 0.80-1.30) per tumori diagnosticati durante la fase di intervento. L'incidenza complessiva di tumore al seno, durante i 17 anni di follow-up, è risultata simile tra il gruppo di intervento e il gruppo di controllo (RR 0.98, 0.93-1.04).
I risultati dello studio hanno supportato una tempestiva riduzione della mortalità, dovuta al tumore mammario, grazie allo screening annuale in donne di età compresa tra i 40 e i 49 anni. Ulteriori dati sono necessari per comprendere appieno gli effetti a lungo termine.
Riferimenti bibliografici:
Sono un antiepilettico e un farmaco per il colesterolo che insieme sono in grado di modificare la biologia del tumore e potenziare l'effetto della chemioterapia
Dal melanoma al seno. Da studiare il fenomeno della resistenza in certi pazienti
Ricercatori di IEO e dell’Università degli Studi di Milano scoprono come farmaci già in uso possono essere potenzialmente efficaci contro tumori con una diffusa anomalia genetica
I nuovi dati dello studio MARIPOSA, presentati alla World Conference on Lung Cancer 2024, hanno confermato una superiorità clinica a lungo termine della terapia amivantamab più lazertinib rispetto alla monoterapia con osimertinib
Sono un antiepilettico e un farmaco per il colesterolo che insieme sono in grado di modificare la biologia del tumore e potenziare l'effetto della chemioterapia
Dal melanoma al seno. Da studiare il fenomeno della resistenza in certi pazienti
Ricercatori di IEO e dell’Università degli Studi di Milano scoprono come farmaci già in uso possono essere potenzialmente efficaci contro tumori con una diffusa anomalia genetica
I nuovi dati dello studio MARIPOSA, presentati alla World Conference on Lung Cancer 2024, hanno confermato una superiorità clinica a lungo termine della terapia amivantamab più lazertinib rispetto alla monoterapia con osimertinib
Commenti