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Dalla Agenzia Ue arriva un nuovo codice a barre contro i farmaci falsi

Farmaci Redazione DottNet | 10/02/2016 19:06

Pubblicato sulla GU il regolamento, entro 2019 le confezioni saranno aggiornate

 Viene da farmaci salvavita contro l'epatite C acquistabili online o dal botulino venduto in alcuni centri estetici la nuova minaccia del farmaco falsificato in Italia. Ma per quel che riguarda i medicinali che passano per un circuito legale, il nostro sistema si conferma tra i più sicuri al mondo. Tanto che con il nuovo regolamento predisposto dalla Commissione Europea per dotare le confezioni di dispositivi di sicurezza antifalsificazione, il resto del vecchio continente 'si adatterà' a un sistema simile a quello italiano.

Secondo il regolamento pubblicato oggi sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione europea, che attua quanto previsto con la direttiva 2011/62/EU, un nuovo codice a barre bidimensionale e un dispositivo anti-manomissione verranno posizionati sulla confezione della maggior parte dei medicinali.

I titolari dell'autorizzazione all'immissione in commercio sono tenuti ad adempiere alle disposizioni non oltre il 9 febbraio 2019. "Le caratteristiche di sicurezza - scrive l'Agenzia europea del farmaco (Ema) - aiuteranno a proteggere i cittadini contro la minaccia di medicinali falsificati, che possono contenere ingredienti, tra cui principi attivi, di bassa qualità o in dosaggio sbagliato e che potrebbero potenzialmente mettere a rischio la salute dei pazienti".

Tuttavia, "il regolamento non riguarda in prima battuta Italia, che beneficerà di un periodo transitorio fino al 2025", spiega Domenico Di Giorgio, direttore dell'Ufficio qualità dei prodotti e contraffazione dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa). "Questo perché - prosegue - abbiamo una tracciabilità di tutti i farmaci gestita da codici seriali unici. Il sistema di tutela italiano è all'avanguardia e quello messo in piedi dalla Commissione Eu riprende il nostro". Di fatto, in Italia il rischio di imbattersi in farmaci contraffatti non proviene dal canale ufficiale di vendita, ma da quello illegale, che passa in genere per il web.

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Il fenomeno è in continua evoluzione e vale miliardi di euro. Se a trainare sono stati in passato viagra e farmaci dopanti o per dimagrire, sottolinea l'esperto, "adesso l'allarme viene da vendite illegali di botulino attraverso il circuito di alcuni centri estetici, ma anche farmaci salvavita provenienti da paesi stranieri come Canada e India". C'è poi il problema di farmaci italiani rubati, contraffatti e reintrodotti con falsa documentazione in altri paesi europei per essere venduti all'estero. "Il nostro sistema protegge da infiltrazioni di farmaci falsificati, ma se un farmaco viene rubato ed entra in altri circuiti non riusciamo a recuperarlo proprio perché - conclude Di Giorgio - in molti paesi manca ancora una tracciabilità"

 

fonte: ansa

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