I dati hanno mostrato che le statine riducono significativamente la mortalità specifica per cancro alla prostata e per tutte le cause.
E’ stato osservato che sono disponibili evidenze contrastanti in merito agli effetti delle statine in pazienti affetti da cancro alla prostata.
Raval et al. hanno condotto un’analisi sistematica e una metanalisi per determinare l'associazione tra l’uso di statine e gli outcome clinici nel carcinoma della prostata.
Attraverso i data base elettronici Medline-Ovidio, Pubmed, Scopus, The Cochrane Library, Web of Science e ProQuest, è stata effettuata una ricerca degli articoli originali sull’uso di statine nel carcinoma della prostata pubblicati fino alla seconda settimana di agosto 2015. I principali outcome clinici per la revisione sono stati: recidiva biochimica (RB), metastasi e mortalità per tutte le cause e specifica per cancro alla prostata. La metanalisi è stata effettuata per calcolare il Rapporto di Rischio complessivo (RRc) e l’Intervallo di Confidenza del 95% (IC del 95%). L'eterogeneità tra gli studi è stata esaminata usando statistiche I2. E’ stata effettuata la meta-regressione, quando è stata riscontrata eterogeneità significativa nella metanalisi, per individuare i fattori associati con scarsi outcome. Analisi di sensibilità sono state condotte per valutare la validità dei risultati. Le analisi sono state effettuate utilizzando RevMan v5.3, STATA V14 ed Rv3.1.1.
Tra le 1002 citazioni individuate, 34 studi osservazionali hanno soddisfatto i criteri di inclusione. L'uso di statine è risultato associato ad una riduzione del 21% del rischio di RB nei pazienti sottoposti a radioterapia (RRc: 0,79, IC del 95%: 0,65-0,95; p-value=0,01, 10 studi, I2=54%), mentre non è stato associato alla RB in quelli trattati con prostatectomia radicale (RRc: 0.94, IC del 95%: 0,81-1,09, p-value=0,43; 15 studi, I2=65%). L'uso di statine ha determinato una riduzione del 22% del rischio di metastasi (RRc: 0,78; IC del 95%: 0,68-0,87, valore p<0.001, 6 studi, I2=0%), una riduzione del 24% del rischio di mortalità per tutte le cause (RRc: 0,76; IC del 95%: 0.63-0.91, p-value=0,004; 6 studi, I2=71%) e mortalità specifica per il cancro della prostata (RRc: 0,76; IC del 95%: 0,64-0.89, p-value=0,0007; 5 studi, I2=40%).
La revisione sistematica degli studi in materia ha mostrato che le statine hanno ridotto significativamente la mortalità specifica per cancro della prostata e per tutte le cause. Inoltre, le statine hanno ridotto il rischio di RB in alcuni sottogruppi di pazienti con carcinoma prostatico. In futuro, gli studi randomizzati controllati dovrebbero essere condotti per stabilire l'efficacia delle statine negli uomini con cancro della prostata.
Riferimenti bibliografici:
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