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Badanti: 6 su 7 non hanno formazione, al via corsi in 9 regioni

Sanità pubblica Redazione DottNet | 23/05/2016 14:14

Un anziano su 3 teme errori nelle cure, lezioni anche per le famiglie

Solo una su sette sa fare iniezioni e conosce le tecniche di base di cura e igiene, eppure in Italia ci sono piu' badanti che medici e infermieri e a loro e' affidata la salute degli anziani che di assistenza specializzata hanno sempre piu' bisogno. E sono gli anziani stessi infatti che a volte non si sentono perfettamente sicuri nelle loro mani, pur ritenendoli un punto di riferimento essenziale e irrinunciabile nella propria esistenza: un anziano su tre teme che la propria badante possa commettere sbagli nel dare i farmaci. Una preoccupazione fondata, visto che il 77% delle badanti è di nazionalità straniera e quindi alla scarsa formazione sanitaria si aggiungono gli inevitabili ostacoli correlati a una maggiore difficoltà di comprensione delle indicazioni mediche.

16px; orphans: auto; text-align: left; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: 1; word-spacing: 0px; -webkit-text-stroke-width: 0px; display: inline !important; float: none; background-color: rgb(255, 255, 255);">"Pilastri" fondamentali nell'accudimento e nella cura di anziani, gli assistenti familiari e non, nel nostro Paese sono circa tre milioni. Ma su un milione di badanti attive appena il 14% ha avuto la possibilità di formarsi per l'assistenza sanitaria e poco esperti nella gestione delle cure sono anche i familiari caregiver (si chiamano cosi' tutti colore che prestano le cure, un esercito di circa 2 milioni di persone che in quattro casi su dieci sono essi stessi over 65 per i quali può essere difficoltoso fare iniezioni o medicare una ferita. Ed è proprio per migliorare la gestione degli anziani non autosufficienti che è partito in 9 regioni il progetto SIGG (la Societa' Italiana di Geriatria e Gerontologia) per la formazione dei caregiver: badanti e familiari in 12 ore di lezioni e 30 ore di e-learning a distanza, potranno imparare ad eseguire in modo giusto semplici atti assistenziali come un'iniezione, la misura della pressione o della glicemia, la somministrazione corretta dei farmaci, le tecniche di mobilizzazione e igiene dell'anziano.

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Coordinata dal Professor Paolo Falaschi, Responsabile dell'Unità di Geriatria dell'Ospedale Sant'Andrea - Sapienza Università di Roma, l'iniziativa è frutto di uno sforzo multidisciplinare che ha coinvolto la Sezione Nursing e i Presidenti delle Sezioni Regionali della SIGG ed è già attiva in Lazio, Marche, Umbria, Toscana, Abruzzo, Molise, Calabria, Sardegna e Lombardia. Al termine del corso il caregiver conoscerà la rete dei Servizi Socio Sanitari e sarà capace di accedere alle risorse territoriali, saprà identificare i bisogni e le problematiche fisiche, psicologiche, assistenziali e curative del paziente, grazie a conoscenze generali di educazione alimentare, abilità per la cura, l'igiene e il miglioramento dell'ambiente abitativo per favorire indipendenza, sicurezza e qualità di vita dell'anziano".

"I corsi SIGG sono pensati per loro, ma anche per tutti i familiari che si trovino a prestare aiuto ad anziani non più autosufficienti - sottolinea Nicola Ferrara, presidente SIGG - Appena 4 persone su 10 fra chi si prende cura degli anziani sanno medicare una ferita o fare un'iniezione intramuscolo e tutto ciò aumenta i pericoli, soprattutto per i pazienti più complessi. Auspichiamo che istituzioni pubbliche e private apprezzino questo grande sforzo della SIGG al fine d sostenere lo sviluppo del progetto che dovrà coinvolgere caregiver e operatori del territorio" conclude Ferrara.

 

 

fonte: ansa

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