Chiesi, conclusi i test registrativi: meno ricadute
La combinazione di tre farmaci contro la Broncopneumopatia cronico-ostruttiva (Bpco) in un unico inalatore è in grado di ridurre di oltre il 20% la frequenza annua di riacutizzazioni, ridurre significativamente la dispnea e migliorare la funzionalità polmonare. Lo affermano due studi appena conclusi condotti dall'italiana Chiesi.
La tripla associazione fissa extrafine di Chiesi contiene, in un unico inalatore, tre principi attivi: il corticosteroide antinfiammatorio per via inalatoria (ICS) beclometasone e due broncodilatatori; l'agonista β2 a lunga durata d'azione (LABA) formoterolo e l'antagonista muscarinico a lunga durata d'azione (LAMA) glicopirronio.
"Abbiamo potuto osservare, per la prima volta, l'efficacia della tripla terapia sulle riacutizzazioni, a dimostrazione dei sostanziali benefici che potrà generare, in futuro, il passaggio alla tripla terapia dei pazienti con BPCO - ha commentato Dave Singh, professore di Farmacologia Clinica e Medicina Respiratoria all'Università di Manchester e Responsabile scientifico di uno degli studi -. Questi studi hanno inoltre dimostrato un effetto continuativo della terapia con la tripla associazione fissa extrafine in diversi parametri, incluse le riacutizzazioni, la funzionalità polmonare e la qualità della vita".
fonte: ansa
Esame analizza 32 proteine ed è in grado di predire chi ha più probabilità di aver bisogno di cure o di morire per queste patologie
Lo rivela un ampio studio presentato al Congresso della European Respiratory Society (ERS) a Vienna da Anne Vejen Hansen dell'Ospedale Universitario di Copenaghen
I pazienti che hanno ricevuto un trattamento diretto dallo pneumologo hanno avuto un minore utilizzo successivo dell'assistenza sanitaria per malattie respiratorie rispetto a quelli che hanno ricevuto cure abituali
Lo ha accertato uno studio internazionale in collaborazione fra l'Università francese Paris-Saclay, e quelle di Padova, Napoli Federico II e altri atenei stranieri
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