Secondo la Fimp, il dato è in continuo aumento
Quasi un pediatra di famiglia su 3 affianca, più o meno spesso, l'omeopatia alle cure farmacologiche tradizionali. Un dato in continuo lieve aumento. E' la fotografia scattata da un'indagine della Federazione Medici Pediatri (Fimp) che verrà presentata oggi al X congresso nazionale in corso a Pisa.
Il sondaggio, in collaborazione con Omeoimprese (associazione delle aziende produttrici di medicinali omeopatici), è frutto di una consultazione fra i 5.400 pediatri aderenti alla Fimp, quasi tutti convenzionati con il Servizio Sanitario Nazionale. Il 30% di chi ha risposto dichiara di ricorrere all'omeopatia, dato in crescita rispetto al 23% emerso da un'indagine condotta nel 2012 dalla Società Italiana di Pediatria. Secondo la ricerca Fimp, inoltre, tra chi usa l'omeopatia, il 36% lo fa quotidianamente e nella metà dei casi a sceglierla sono specialisti con alle spalle corsi post universitari triennali (54%).
I dati sono in linea con quanto emerso nel corso dell'ultima fotografia del settore diffusa a marzo 2016 da Omeoimprese, secondo la quale il 36% degli 8 milioni gli italiani che ricorrono all'omeopatia lo fa anche per i propri bambini. I risultati, spiega Giovanni Gorga, presidente di Omeoimprese, "indicano una diffusione dell'omeopatia in affiancamento, e non in alternativa, ai prodotti allopatici". Questo, prosegue "ci pone nelle condizioni di chiedere alle Istituzioni una maggiore attenzione verso il settore. I nostri prodotti sono farmaci a tutti gli effetti, tanto è vero che sono sottoposti ad un esame molto severo da parte dell'Agenzia Italiana del Farmaco".
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