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Tumori, scarso l'aumento della sopravvivenza da costosi nuovi farmaci

Oncologia Redazione DottNet | 09/11/2016 21:17

Esperto, servono criteri di approvazione più severi

Farmaci anticancro nuovi e costosi hanno uno scarso effetto sul miglioramento della sopravvivenza dei malati: nonostante i considerevoli investimenti e innovazioni, quindi, i nuovi farmaci anticancro approvati negli ultimi 10 anni potrebbero avere un effetto davvero limitato in termini di aumento della sopravvivenza dei pazienti oncologici.

E' l'analisi firmata da Peter Wise del Charing Cross Hospital a Londra e pubblicata sul British Medical Journal. La sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi di tumore è aumentata in tutti i paesi occidentali nelle ultime decadi (ad esempio in USA per i tumori solidi è passata dal 49% al 68% dei pazienti in 40 anni).

Ma, sostiene l'autore dell'articolo, questo traguardo potrebbe essere dovuto solo in minima parte all'introduzione di nuovi farmaci e, presumibilmente, è riferibile, invece, ad altri fattori. Anzi, insiste Wise, i nuovi farmaci approvati negli ultimi dieci anni allungano solo di pochissimo - 1-2 mesi al massimo - la sopravvivenza dei pazienti.

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Secondo Wise bisogna rendere più esigenti e rigidi i criteri di approvazione di questi nuovi farmaci, basandoli sull'esito finale di una sperimentazione clinica e non su 'esiti preliminari' o traguardi intermedi quando ancora la sperimentazione stessa è in corso. L'approvazione di farmaci che non abbiano reali benefici per il paziente rischia non solo di alimentare inutilmente le aspettative dei malati, conclude Wise, ma anche di portare a uno spreco di risorse in sanità, risorse che potrebbero essere investite in modo più proficuo sia per arrivare alla messa a punto di farmaci veramente risolutivi, sia per l'assistenza di malattie diverse dai tumori

fonte: ansa

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