Esperto, servono criteri di approvazione più severi
Farmaci anticancro nuovi e costosi hanno uno scarso effetto sul miglioramento della sopravvivenza dei malati: nonostante i considerevoli investimenti e innovazioni, quindi, i nuovi farmaci anticancro approvati negli ultimi 10 anni potrebbero avere un effetto davvero limitato in termini di aumento della sopravvivenza dei pazienti oncologici.
E' l'analisi firmata da Peter Wise del Charing Cross Hospital a Londra e pubblicata sul British Medical Journal. La sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi di tumore è aumentata in tutti i paesi occidentali nelle ultime decadi (ad esempio in USA per i tumori solidi è passata dal 49% al 68% dei pazienti in 40 anni).
Secondo Wise bisogna rendere più esigenti e rigidi i criteri di approvazione di questi nuovi farmaci, basandoli sull'esito finale di una sperimentazione clinica e non su 'esiti preliminari' o traguardi intermedi quando ancora la sperimentazione stessa è in corso. L'approvazione di farmaci che non abbiano reali benefici per il paziente rischia non solo di alimentare inutilmente le aspettative dei malati, conclude Wise, ma anche di portare a uno spreco di risorse in sanità, risorse che potrebbero essere investite in modo più proficuo sia per arrivare alla messa a punto di farmaci veramente risolutivi, sia per l'assistenza di malattie diverse dai tumori
fonte: ansa
Sono un antiepilettico e un farmaco per il colesterolo che insieme sono in grado di modificare la biologia del tumore e potenziare l'effetto della chemioterapia
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