Il vaccino anti-pneumococco sembra ridurre l’incidenza della CAP in adulti e bambini.
La polmonite acquisita in comunità (CAP) ha un peso notevole nella società. La World Health Organization (WHO) riporta più di 150 milioni di casi di CAP ogni anno in bambini di età inferiore ai 5 anni, e circa 2 milioni di morti in età precoce. Negli adulti, è stato riportato che le infezioni del tratto respiratorio (inclusa la CAP) sono la quarta causa più comune di morte nel mondo.
In un elevato numero di pazienti pediatrici ed adulti affetti da CAP, lo sviluppo della malattia è legata allo streptococco pneumoniae, contro il quale sono disponibili dei vaccini efficaci che hanno un significativo impatto sui problemi medici, economici e sociali della patologia.
Lo scopo dello studio è di valutare le evidenze pubblicate riguardanti l’impatto dei vaccini anti-pneumococcico sulla prevenzione della CAP in bambini ed adulti.
I dati disponibili indicano che il vaccino anti-pneumococcico coniugato (PCV) è efficace nei bambini, riducendo i casi di CAP indipendentemente dalla causa primaria e dalla presenza di batteri nel sangue.
Inoltre, per quanto riguarda il vaccino pneumococcico coniugato eptavalente (PCV7) e quello 13-valente (PCV13), la vaccinazione dei bambini riduce efficacemente anche l’incidenza della CAP negli adulti. Recentemente è stato suggerito l’utilizzo del PCV13 negli adulti da solo o in combinazione con il vaccino polisaccaridico anti-pneumococcico ma si attendono ulteriori studi per definire con maggiore precisione la sua efficacia in questo gruppo di soggetti. L’unico problema rilevante del PCV13 è il rischio di dover effettuare un secondo richiamo che potrebbe ridurre significativamente il suo reale utilizzo o efficacia nella pratica clinica. I vaccini anti-pneumococco che utilizzano proteine potrebbero aiutare a superare tale problema.
I vaccini antipneumococcici devono essere quindi mantenuti nel piano di immunizzazione nei neonati e bambini anche per assicurare un’adeguata protezione tra gli adolescenti con fattori di rischio. Per quanto riguarda la protezione della popolazione adulta, ci sono meno dati disponibili riguardanti l’efficacia del vaccino PPV23, da solo o in associazione con PCV13. Inoltre non è chiaro se la somministrazione sequenziale di questi due vaccini sia significativamente più efficace della singola somministrazione e resta da definire il rapporto costo-beneficio ed il preciso intervallo di tempo tra le due iniezioni.
Ulteriori studi sono quindi necessari per fornire un adeguato supporto decisionale per definire o rivalutare le raccomandazioni nel 2018.
Fonte:
Nicola Principi and Susanna Esposito. Prevention of Community-Acquired Pneumonia with Available Pneumococcal Vaccines. Int. J. Mol. Sci. 2017, 18, 30
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