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Fumo: in 1 anno divieto spegne bionde in Francia, crollano vendite

Pneumologia Redazione DottNet | 03/02/2009 16:21

Il giro di vite sul fumo spegne le sigarette in Francia. Da quando gli affollati bistrot e caffè hanno messo al bando le 'bionde' - misura varata un anno fa - i francesi hanno ridotto i consumi, portandoli ai minimi storici come mostra, numeri alla mano, una ricerca della British American Tobacco (Bat).

Secondo Bat, a tenere lontani dal vizio i francesi non solo il divieto di fumo nei bar e nei locali pubblici, ma anche i prezzi alti, che avrebbero incoraggiato i cittadini d'Oltralpe a spegnere la 'cicca'. Lo scorso anno nel Paese sono state vendute 54,4 miliardi di sigarette, in calo del 2,3% dal 2007. Nel 1998, anno d'oro per le 'bionde', in Francia furono vendute quasi 85 miliardi di sigarette. Il prezzo del pacchetto, tassato pesantemente col passare delle stagioni, è aumentato vorticosamente negli ultimi anni. La dice lunga il fatto che il prezzo medio di un pacchetto si attestava a 5,30 euro lo scorso anno, contro i 2,96 euro di un decennio fa. Ma a falsare i risultati del Bat, smorzando i toni della buona notizia, potrebbe contribuire la propensione di alcuni francesi ad acquistare le sigarette all'estero proprio per aggirare i prezzi alti.

"E' chiaro - riconosce Yves Trevilly, responsabile dei rapporti istituzionali di Bat Francia - che dal momento che i prezzi salgono in Francia, la gente va oltreconfine dove può pagare meno". Tanto che, spiega lo stesso Trevilly, almeno una sigaretta su quattro fumata in Francia lo scorso anno è stata comprata all'estero, in particolare in Spagna, Lussemburgo e Belgio. Ma ciò non toglie che "il mercato francese non sia mai stato così basso - riconosce British American Tobacco in una nota - e un'analisi mostra che, quando si parla di tabacco, quel che è perso è perso".

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