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Toscana, ordine errato per 10 mln di farmaci antiepatite C

Farmaci Redazione DottNet | 20/04/2017 16:26

Regione assicura: azienda ritira l'eccedenza

 Un ordine da 10 milioni di euro di medicinali antiepatite C, partito per sbaglio da Estar, l'ente che si occupa di acquisti per la sanità per conto della Regione Toscana. A causa dell'errore, si legge in un articolo apparso sulle pagine fiorentine de 'La Repubblica', nei magazzini sono state consegnate 720 confezioni del farmaco, il Sovaldi, invece di 90. E adesso l'azienda produttrice, la Gilead, pretende di essere pagata, mentre Estar vorrebbe riconsegnare le confezioni.     In merito all'episodio, si legge in un comunicato diffuso dalla Regione Toscana, viene precisato che l'ordine eccedente è stato effettuato "per puro errore materiale", e che "in queste ore Estar sta definendo con il produttore le modalità per una positiva risoluzione del problema, senza alcun aggravio per il sistema sanitario".

     Per quanto riguarda l'efficacia del farmaco rispetto ad altri immessi successivamente sul mercato, Estar precisa che "Sovaldi risulta ad oggi prodotto ampiamente richiesto dalle aziende sanitarie toscane per la terapia anti Hcv (epatite C)".     "In un quadro in continua evoluzione di prodotti per la terapia anti Hcv - prosegue il documento - Estar sin dall'inizio del mese di marzo 2017 ha provveduto ad attuare una politica prudenziale nell'approvvigionamento di tali prodotti, riducendo drasticamente i livelli di giacenza".

Tuttavia sarà ritirato dall'azienda fornitrice l'eccedenza dei farmaci antiepatite C    L'Estar, riferisce sempre la Regione, ha comunicato che, a seguito di un incontro avvenuto ieri, ha concordato con l'azienda produttrice Gilead Sciences, "la risoluzione della questione, prevedendo il ritiro da parte del fornitore del quantitativo di Sovaldi eccedente i fabbisogni di Estar, previa definizione dei dettagli operativi". "Si ringrazia Gilead Sciences della collaborazione anche in questa occasione dimostrata - dice Nicolò Pestelli, direttore generale di Estar - Resta il rammarico del fatto che la diffusione di notizie a mezzo stampa abbia prodotto inutili allarmismi su situazioni che possono accadere e che usualmente, come in questo caso, sono risolte nell'ambito dei normali rapporti commerciali con le aziende fornitrici".

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