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Oliveti, split payment anche per i professionisti e enti previdenza

Previdenza Redazione DottNet | 10/05/2017 19:49

Il fisco chiede alle Casse rigore ma anche costi aggiuntivi

Dal 1 luglio 2017 lo split payment si applicherà anche ai professionisti e ai loro enti di previdenza. A partire dal mese di luglio, infatti le Casse di previdenza private in virtù del meccanismo di scissione del pagamento non potranno più corrispondere l'Iva ai fornitori (professionisti compresi) ma dovranno versarla direttamente all'Erario. Una norma che secondo il Governo è utile a combattere l'evasione fiscale.

"Ma con la ritenuta d'acconto Irpef del 20%, l'obbligo di fatturazione elettronica e la nuova trasmissione trimestrale Iva - sottolinea il Presidente dell'Adepp Alberto Oliveti - i pagamenti ricevuti dai professionisti sono già pienamente tracciabili e l'evasione fiscale è impossibile. La cosa certa, invece, è che il meccanismo della scissione dei pagamenti renderà sempre più complicato per i professionisti ricevere il rimborso dei crediti fiscali spettanti e andrà ad aggravare ulteriormente le difficoltà economiche che stanno vivendo i lavoratori autonomi".

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"C'è un altro aspetto che rende la norma inaccettabile - denuncia Oliveti - ossia l'aggiunta di costi per le Casse aderenti all'Adepp che dovranno modificare i propri sistemi informatici e aggiungere un'ulteriore incombenza alle proprie strutture amministrative. Un'incongruenza se si pensa che da una parte ci chiedono rigore sulle spese, attraverso un'impropria spending review, mentre dall'altra ci obbligano a spendere risorse per adempiere ancora una volta a una norma che in quanto enti privati non dovrebbe interessarci. È un'ulteriore ingerenza sulla nostra autonomia. Da tempo chiediamo una revisione delle norme, compreso l'uso distorto della nostra inclusione nell'elenco Istat, ma ancora una volta - conclude - dobbiamo fare i conti con l'ennesimo tentativo di fare cassa a discapito degli Enti di previdenza e dei professionisti".

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