Canali Minisiti ECM

Carcinoma endometriale: scoperto come potenziare la chemioterapia

Ginecologia Medical Information Dottnet | 08/06/2017 13:17

Come sensibilizzare le cellule tumorali al trattamento con una minore quantità di chemioterapici.

Il cancro endometriale è uno dei tumori ginecologici più comuni nel mondo femminile, con un picco di incidenza nelle donne tra i 55 e i 65 anni. Ogni anno circa 142000 donne ricevono diagnosi di carcinoma endometriale, il quale viene spesso rilevato in una fase precoce dove è possibile intervenire chirurgicamente. Nei casi più gravi è possibile ricorrere alla radioterapia pelvica post-operatoria, alla chemio e radioterapia adiuvante per migliorare il decorso clinico del paziente. Nonostante ciò il 13% di tutte le pazienti con tumore endometriale mostra delle ricorrenze della malattia; in questo caso è necessario un approccio più aggressivo che comprenda diversi trattamenti: radioterapia, chirurgia e terapia sistemiche, tra cui chemioterapia e terapia ormonale. I trial clinici che valutano i regimi chemioterapici per queste pazienti analizzano la combinazione di doxorubicina e cisplatino o ciclofosfamide/paclitaxel e carboplatino, anche se generalmente vengono somministrate in situazioni palliative. Data la loro elevata tossicità la comunità scientifica si sta impegnando a sviluppare nuovi trattamenti più specifici e mirati per ridurre gli effetti collaterali.

Alcuni studi hanno riscontrato una mutazione “inattivante” di un gene soppressore del tumore phosphatase and tensin homolog (PTEN) nell’80% dei casi di adenocarcinoma endometrioide. PTEN è un noto regolatore della stabilità genomica; una sua perdita di funzione, infatti, causa dei difetti nel riparo della doppia elica del DNA, sensibilizzando le cellule all’inibizione della Poli ADP-ribosio polimerasi (PARP), una famiglia di proteine coinvolte nel riparo del DNA e nel processo di morte cellulare. Gli inibitori di PARP sono attualmente utilizzate nel trattamento di diverse malignità ginecologiche come il tumore ovarico e quello della mammella. Diverse pubblicazioni scientifiche hanno dimostrato che tali inibitori rendono le cellule tumorali in vitro più sensibili agli agenti citotossici come il cisplatino o la doxorubicina, per i quali è ragionevole pensare di ridurre la concentrazione, contenendone gli effetti avversi.

pubblicità

Data la possibilità di potenziare l’azione antitumorale dei chemioterapici classici, un inibitore di PARP (PJ34) è stato utilizzato in combinazione con carboplatino o paclitaxel in linee cellulari di carcinoma endometriali al fine di determinare la capacità di risposta delle cellule agli agenti antitumorali.

L’espressione e l’attività di PARP è stata valutata nelle diverse linee cellulari mediante western blot e saggi immunoenzimatici e, parallelamente, è stata analizzata la vitalità cellulare dopo il trattamento con paclitaxel o carboplatino in presenza di PJ34.

È emerso che:

  • la proteina PARP è presente in tutte le linee cellulari esaminate
  • il trattamento con l’inibitore di PARP in combinazione con paclitaxel riduce la vitalità delle cellule di carcinoma endometriale rispetto al singolo trattamento con paclitaxel.

I risultati indicano che l’inibizione di PARP con PJ34 sensibilizza le cellule tumorali al trattamento citotossico con paclitaxel.

Fonte:

Christine Dinkic et al. PARP inhibition sensitizes endometrial cancer cells to paclitaxel-induced apoptosis. ONCOLOGY LETTERS 13: 2847-2851, 2017.

Commenti

I Correlati

Rapporto Censis, poco più del 60% crede che il cancro si possa prevenire

Ma solo l'11% di essi riesce ad ottenere le terapie. Lo studio è stato condotto sotto l'egida della Ficog (Federation of Italian Cooperative Oncology Groups) e i risultati sono pubblicati su European Journal of Cancer

Studi condotti dallo IEO hanno dimostrato che una chemioterapia più “leggera” è sicura ed efficace, e permette alle pazienti di vivere a lungo e con meno effetti collaterali sull’organismo

"Quel che conta di più per un paziente cui è stato asportato un cancro è vivere senza ricadute, perché dal momento in cui si verifica una ricaduta, in genere non è più possibile la guarigione"

Ti potrebbero interessare

Il ginecologo e il medico di medicina generale importanti punti di riferimento da cui le donne desiderano ricevere informazioni

La Chiesa prende posizione contro la maternità surrogata, 'attraverso la quale il bambino, immensamente degno, diventa un mero oggetto

Dopo il parto si ha però un recupero, specie se si allatta

Renzini, "importante alleato nel ridurre lo stato infiammatorio"

Ultime News

Anche un sms per ricordare che possono accedere ad un controllo

I medicinali a base di enalapril iniettabile non sono disponibili in Italia da oltre vent’anni, in seguito alla revoca dell’Autorizzazione all’Immissione in Commercio (AIC) su rinuncia da parte dell’azienda farmaceutica titolare, nel 2000

La lettura combinata delle norme suggerisce, pertanto, di fare esclusivo riferimento ai termini di prescrizione e decadenza che scadono entro il 31 dicembre dell’anno in cui è disposta la sospensione degli adempimenti e dei versamenti tributari per e

Mandelli: "Un farmacista che rafforza il proprio ruolo qualificato di dispensatore del farmaco e sempre più presidio fondamentale per le attività di prevenzione e diagnosi precoce, a tutto vantaggio dei pazienti e della sostenibilità del Servizio San