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Ecocardiografia transtoracica 3D pre-TAVI

Cardiologia Redazione DottNet | 09/06/2017 13:19

Fattibilità e accuratezza delle tecniche diagnostiche nella valutazione dell’anello valvolare nei pazienti candidati alla TAVI.

La tecnologia dell’impianto valvolare aortico transcatetere (TAVI) rappresenta una valida alternativa alla chirurgia convenzionale, specialmente nei pazienti che presentano un rischio chirurgico elevato. È importante però considerare che possono presentarsi casi di rigurgito paravalvolare (PAR) a seguito di questa procedura. Nonostante nella maggior parte dei casi si tratta di PAR di medio grado, è comunque possibile che ciò influenzi negativamente la prognosi a medio e lungo termine. Uno dei più importanti fattori predittivi di PAR sembra essere la struttura e la dimensione della valvola.

Si ritiene quindi necessario effettuare tale valutazione nei pazienti candidati alla TAVI al fine di stabilire la grandezza della protesi.

L’analisi della dimensione dell’anello aortico (AoA), da effettuare prima della TAVI, si basa comunemente sull’ecocardiografia transtoracica (TTE) e/o sulla tomografia computerizzata multidetettore (MDCT) mentre l’esame ecocardiografico transesofageo (TEE), bi-dimensionale (2D) e tri-dimensionale (3D), è generalmente utilizzato per una valutazione durante l’operazione poiché semi-invasivo.

Attualmente la TTE 2D costituisce lo strumento diagnostico più utilizzato per lo studio delle valvulopatie; tuttavia, fornendo un solo piano di scansione, con questa tecnica non è possibile valutare la reale struttura tridimensionale delle valvole. TTE 2D presenta infatti una scarsa accuratezza nel definire le dimensioni di AoA rispetto a MDCT e alla più moderna tecnologia 3D.

L’evoluzione tecnologica della tomografia computerizzata consente oggi di utilizzare anche la MDCT, metodica accurata e non invasiva, nello studio del cuore e dei vasi coronarici. Uno dei suoi principali svantaggi, però, è legato all’esposizione del paziente a livelli di radiazioni più alti di quelli di una coronarografia tradizionale. È emerso inoltre che fino al 20% dei pazienti che si sottopongono alla TAVI non possono effettuare un’analisi MDCT per diverse controindicazioni, tra cui: frequenza cardiaca elevata, irregolarità del ritmo cardiaco, elevato numero di calcificazioni coronariche, obesità, insufficienza respiratoria e insufficienza renale.

Si fa strada così, negli ultimi anni, l’ecocardiografia 3D, una tecnica in grado di rappresentare i singoli componenti dell’apparato valvolare nella loro complessa struttura tridimensionale e nei loro reciproci rapporti spaziali. Si ritiene sia complementare all’ecocardiografia 2D standard, rispetto alla quale, però, fornisce informazioni aggiuntive e mostra una migliore accuratezza e riproducibilità.

Gloria Tamborini e colleghi si sono così proposti di analizzare la fattibilità e l’accuratezza della tecnica TTE 3D rispetto a TTE 2D e MDCT, nella misurazione delle dimensioni di AoA in pazienti che affronteranno successivamente la TAVI.

A tal fine sono stati coinvolti 100 pazienti in attesa di TAVI e l’analisi di fattibilità per le diverse tecniche, in merito alla misurazione di AoA, ha riportato i seguenti valori:

  • 91% per TTE 3D
  • 90% per MDCT

La qualità delle immagini di TTE 3D è risultata essere sufficiente in 47 soggetti, buona in 46 e ottima nel 7% dei casi. Sono state rilevate delle forti correlazioni sia tra le tecniche MDCT e TTE 2D che tra MDCT e TTE 3D. La tecnica tridimensionale ha inoltre mostrato una elevata riproducibilità.

L’analisi comparativa delle diverse metodiche ha consentito di valutare anche come ogni indagine diagnostica influenzi la scelta della dimensione protesica. In merito al contributo che ogni tecnica fornisce in questa scelta, lo studio ha dimostrato un buon grado di sovrapposizione tra MDCT e TTE 3D ma una notevole diversità tra MDCT e TTE 2D.

Concludendo, i dati raccolti indicano che l’ecocardiografia transtoracica 3D rappresenta una valida alternativa diagnostica nei pazienti che non possono sottoporsi a MDCT durante la fase di valutazione pre-operatoria della TAVI. È dunque possibile stimare accuratamente AoA attraverso la tecnica TTE 3D, la quale fornisce dei valori comparabili a quelli di un’analisi MDCT e consente di individuare la corretta dimensione protesica.

Fonte:

Gloria Tamborini et al. Feasibility and accuracy of three-dimensional transthoracic echocardiography vs. multidetector computed tomography in the evaluation of aortic valve annulus in patient candidates to transcatheter aortic valve implantation. European Heart Journal – Cardiovascular Imaging (2014) 15, 1316–1323.

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