Lanzetta: conoscono la storia del paziente e possono indicare quali sono gli screening da fare
"Nella prevenzione e cura delle malattie oncologiche, il ruolo dei medici di famiglia è importantissimo, perché conoscono la storia del paziente, possono indicare quali sono gli screening da fare ed esortare la popolazione ad avere uno stile di vita sano, che è la principale prevenzione contro il tumore". Cosi' Gaetano Lanzetta, oncologo di fama internazionale, in un convegno rivolto in particolare proprio ai medici di base, che si e' svolto a Canistro, in provincia di L'Aquila.
Durante i lavori promossi dall'Istituto traumatologico italiano (Ini) di Canistro (L'Aquila), si sono affrontate le tematiche legate alle nuove frontiere nella prevenzione e nella cura del cancro.
Purtroppo, secondo Lanzetta, "si aderisce ancora in modo insoddisfacente agli inviti delle Asl a effettuare screening periodici, come mammografia, pap test e ricerca del sangue occulto. Dobbiamo far passare il messaggio che trovare una malattia in fase molto precoce consente di debellarla. Nella lotta al cancro la cosa più importante è giocare di anticipo". Tra i tanti medici di base intervenuti il dottor Liborio Caputi, di Avezzano. "Si stanno facendo importanti progressi nella terapia, nel campo dell'immunoterapia e dei farmaci oncologici - ha premesso - ma è importante ribadire, com'è stato fatto oggi, l'assoluta centralità della prevenzione". La direttrice della casa di cura di Canistro, Daniela Stati, ha sottolineato "l'importantissimo e fondamentale ruolo di interfaccia con i loro pazienti e le strutture specialistiche dei medici di base"
A più di cinque anni dall’arrivo in Italia della prima terapia genica, le CAR-T sono una realtà nella pratica clinica: crescono i successi nel trattamento di alcune patologie onco-ematologiche
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