Secondo uno studio americano molti pazienti non hanno accumuli tipici di proteine
Una percentuale significativa di pazienti che hanno ricevuto una diagnosi di Alzheimer potrebbe in realtà non avere la malattia. Lo affermano i primi dati di uno studio della University of California di San Francisco, secondo cui dal 30 al 50% dei soggetti studiati non aveva gli accumuli di proteine nel cervello tipici della malattia. Lo studio ha analizzato il cervello di 4mila persone, tutte con una diagnosi di demenza o di lieve declino cognitivo e tutti in cura con i farmaci contro l'Alzheimer, con una tomografia ad emissione di positroni (Pet), un esame che permette di avere una mappa in 3D dei tessuti.
fonte: ansa
Il finanziamento per progetti di Ricerca su prevenzione e fasi precoci della malattia di Alzheimer ed uno studio basato su tecniche di arte-terapia nel trattamento di persone affette da Alzheimer o Disturbo Cognitivo Lieve
La fase Rem carente riduce il volume di un'area del cervello
La demenza e l’Alzheimer rappresentano una sfida crescente per le famiglie e per la società. Da questa consapevolezza nasce Teseo– Una comunità che cura, un progetto attivo costruire una rete di sostegno efficace e concreta
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Scoperti nuovi fattori di rischio: il colesterolo "cattivo" nella mezza età e la perdita della vista non trattata in età avanzata
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Il lavoro, che accoglie le prime evidenze dello studio Nemesis è stato pubblicato su Nature Communications e illustra la generazione e i meccanismi neuronali delle alterazioni, suggerendo nuove vie di riabilitazione
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