Prof. Vincenzo Mirone
Napoli, 7 - 10 ottobre 2017
Il prof. Vincenzo Mirone – Segretario Generale della SIU – ci anticipa i temi principali del Congresso SIU, che si terrà a Napoli dal 7 al 10 ottobre 2017.
D. Dopo il grande successo delle scorse edizioni, anche quest’anno si terranno le sessioni di chirurgia in diretta: in particolare di che cosa si parlerà?
R. Sono previsti interventi di chirurgia urologica di elevata complessità. Sarà eseguita una prostatectomia radicale con approccio Retzius Sparing, diversi interventi di oncologia renale con approccio mini invasivo e si potrà assistere all'applicazione delle principali tecniche laser in urologia. Si potrà anche seguire un intervento di riassegnazione di sesso da maschio a femmina.
D. Il tumore alla prostata è sempre di grande attualità. Tuttavia il tasso di sopravvivenza resta ancora piuttosto basso. Quali sono i motivi?
R. In realtà, negli ultimi anni si è assistito ad una riduzione della mortalità, questo soprattutto grazie alle nuove armi terapeutiche. Tuttavia, la mortalità assoluta è ancora alta, il problema è lo stesso di sempre: la diagnosi precoce. La visita digito rettale è ancora un tabu per i maschi adulti d'Italia e questo porta, ancora in molti casi, ad un ritardo nella diagnosi.
D. Sono in arrivo nuove cure?
R. Sono da poco disponibili due nuovi farmaci, l'abiraterone e l'enzalutamide, che vanno ad inserirsi in uno stadio della malattia che, fino a poco tempo fa, obbligava il clinico ad utilizzare la chemioterapia. L'avvento di queste nuove molecole ha allungato la sopravvivenza di 37 mesi.
D. Ci sono nuove proposte di classificazione clinica per i maschi infertili?
R. L'ultima classificazione risale al 2010. Da allora le caratteristiche seminali dei maschi hanno subito un'ulteriore riduzione. Oggi, l'infertilità è un tema medico importantissimo, un problema di sanità pubblica di grandissimo rilievo.
D. Collagenasi di Clostridium histolyticum nel trattamento della malattia di La Peyronie: dalla teoria alla pratica?
R. Le collagenasi sono state rese disponibili sul mercato italiano per il trattamento della malattia di Peyronie da circa un anno. In base alle attuali evidenze scientifiche, le collagenasi sono l’unico trattamento non chirurgico approvato che ha un impatto significativo sulle placche della malattia di La Peyronie e determina in media una riduzione del 35% della curvatura peniena. Tuttavia, i risultati variano significativamente da paziente a paziente. L’iniezione viene praticata dallo specialista in anestesia locale e nei giorni successivi il paziente deve sottoporsi e poi continuare in autonomia una manipolazione. Una sola iniezione non è sufficiente a rendere definitivo il risultato.
D. Come vede il futuro dell’urologia?
Il ruolo dell’urologo moderno è certamente ancora in sala operatoria, ma non solo. In futuro, infatti, lo specialista dovrà riappropriarsi di settori non solo chirurgici ma anche di tipo medico come ad esempio l’andrologia, l’urologia femminile e la calcolosi. L'urologia deve diventare l'interlocutore principale delle istituzioni in tema di salute al maschile.
Scarica la locandina del congresso
A.N: L.IT.COM.10.2017.2943
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