Verranno iscritti alla Quota A del fondo di previdenza generale
Ufficialmente aperte le iscrizioni all'Enpam (Ente previdenziale dei medici e degli odontoiatri) per gli studenti del V e VI anno dei corsi di laurea in Medicina e Odontoiatria, dando così la chance "a dei futuri professionisti di costruirsi una posizione previdenziale di primo pilastro, prima di aver terminato gli studi". A rammentarlo, in una nota, è la stessa Cassa pensionistica, dopo che l'opportunità era stata introdotta dalla Legge di stabilità del 2015, ma l'approvazione dei Ministeri vigilanti sulla parte attuativa è arrivata lo scorso mese di settembre. Gli studenti che decidono di anticipare l'ingresso nell'Enpam, si legge, "verranno iscritti alla Quota A del Fondo di Previdenza Generale", quella gestione in cui figurano "automaticamente e obbligatoriamente" i 'camici bianchi' abilitati all'esercizio della professione; l'importo dei contributi è commisurato all'età dell'iscritto, pertanto, si spiega, "chi ha meno di 30 anni versa il minimo (216 euro)" e gli universitari "pagheranno la metà: per il 2017, cioè, il contributo corrisponderà a 9 euro al mese".
Il fondo immobiliare che realizzerà le case "spoke" le affiderà ai medici interessati in affitto o in leasing
Il Consiglio di amministrazione dell’Enpam, con il via libera dei ministeri vigilanti, ha introdotto un tetto al contributo
Per il 2024 opzione donna potrà essere richiesta solo dalle dottoresse e dalle odontoiatre che assistono un familiare disabile, oppure abbiano un’invalidità civile almeno del 74% oppure concludano il rapporto di lavoro all’esito dei tavoli di confron
Chi è affetto da patologie gravi e validanti potrà beneficiare delle prestazioni di sostegno senza dover attendere l’esito della valutazione sulla propria condizione da parte della commissione Inps
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Il Consiglio di amministrazione dell’Enpam, con il via libera dei ministeri vigilanti, ha introdotto un tetto al contributo
Per il 2024 opzione donna potrà essere richiesta solo dalle dottoresse e dalle odontoiatre che assistono un familiare disabile, oppure abbiano un’invalidità civile almeno del 74% oppure concludano il rapporto di lavoro all’esito dei tavoli di confron
Il contributo che si versa è fiscalmente detraibile dalle imposte al 19% fino a circa 1.300 euro l’anno
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