Canali Minisiti ECM

Tumore alla prostata, ecco 'fusion biopsy': immagini potenziate in 3d

Urologia Redazione DottNet | 09/10/2017 16:43

La nuova tecnica consente di affinare la diagnosi del tumore alla prostata dando la possibilità di intervenire in modo più preciso ed efficace

Ecografi tridimensionali e software che simulano, ricostruiscono e registrano il percorso dell'ago all'interno della prostata. Così è possibile prendere di mira in modo efficace le zone evidenziate come sospette dalla risonanza magnetica, trasferendo in pratica le informazioni della risonanza sull'immagine ecografica tridimensionale. È questa la "fusion biopsy", o biopsia con fusione, una nuova tecnica che consente di affinare la diagnosi del tumore alla prostata dando la possibilità di intervenire in modo più preciso ed efficace.  

Se n'è è parlato in un workshop all'interno dei lavori del 90° Congresso della Società Italiana di Urologia (Siu)a Napoli.

Si tratta di un passaggio fondamentale- spiegano gli urologi- perché il tumore della prostata è la neoplasia più frequente negli uomini, la cui incidenza aumenta progressivamente con l'età. Ogni anno sono circa 34mila i nuovi casi. "Il problema maggiore in tema di diagnosi - spiega Vincenzo Mirone, segretario generale Siu- è che la qualità e la precisione delle attuali biopsie prostatiche non è ottimale. Per 'biopsiare' in modo preciso bisogna vedere la lesione e l'urologo per vedere dove inserire l'ago della biopsia usa un'immagine ecografica che non distingue quasi mai tra tessuto sano e tumore.

pubblicità

La biopsia della prostata viene quindi eseguita con prelievi random in tutto l'organo. In alcuni casi si rischia di non prelevare il tessuto tumorale e ciò comporta la necessità, spesso, di ripetere le biopsie se il sospetto clinico permane".A questo problema si sta ovviando con ecografi tridimensionali e software appositi che simulano, ricostruiscono e registrano il percorso dell'ago all'interno della prostata, appunto la cosiddetta 'fusion biopsy'. La Biopsia Fusion è già disponibile in moltissimi centri italiani. Inoltre, molti specialisti e diverse cliniche noleggiano la macchina. "Ma bisogna evitare gli sprechi- conclude Mirone- questa metodica andrebbe utilizzata in pazienti che devono ripetere la biopsia a seguito di un sospetto clinico che persiste dopo un esame negativo".

Commenti

I Correlati

Porpiglia: "E' possibile oggi progettare degli algoritmi che, nutrendosi di migliaia di informazioni cliniche dei pazienti, acquisiscono capacità di apprendimento, mettono in relazione causa ed effetto e possono generare previsioni"

Esperti da tutto il mondo si sono riuniti per discutere diagnosi, prevenzione e nuove terapie per i tumori alla prostata, vescica e rene

Il riconoscimento viene assegnato agli ospedali virtuosi nell’offerta di servizi di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione in ambito uro-andrologico in ottica multidisciplinare

Il reparto di Urologia ha pubblicato sulla prestigiosa rivista British Journal of Urology International, il primo lavoro europeo sulla nefroureterectomia robotica eseguita con la piattaforma Da Vinci Single Port

Ti potrebbero interessare

Se ne parlerà sabato 14 settembre, sede idipharma di via G. Mameli 12 , Aci Bonaccorsi (Catania)

Carone: "La branca emergente dell’urologia funzionale incide fortemente sulla cura dell’incontinenza di cui soffrono circa 7 milioni di italiani"

Dagli urologi italiani un decalogo per affrontare al meglio la patologia

Verze: “L’Iperplasia Benigna della Prostata può essere considerata fra i problemi di salute che maggiormente interessano il maschio che invecchia, sia per la diffusione epidemiologica che per l’impatto sulla qualità di vita"

Ultime News

Più letti