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Per gli asmatici si a nuoto no a corsa e ciclismo

Pneumologia Redazione DottNet | 12/03/2009 16:49

Giovanissimi asmatici non più costretti a rinunciare a tuta e scarpe da ginnastica. A illustrare gli sport promossi e quelli bocciati in caso di asma e allergie sono gli
specialisti riuniti a Napoli per il Congresso 'Progressi in pneumologia' e organizzato dall'Aimar (Associazione scientifica interdisciplinare per lo studio delle malattie respiratorie).
 

"La corsa libera o il ciclismo sono poco indicati per un paziente asmatico
- ricordano gli specialisti - ma di contro il nuoto costituisce lo sport per eccellenza, sia per gli allergici che per gli asmatici, anche se non completamente esente dal rischio di asma. A parità di sforzo le vie respiratorie si chiudono di meno, riducendo il rischio di crisi".
Qualunque sia l'attività prescelta, per evitare crisi d'asma sono fondamentali "preparazione e riscaldamento adeguati". Va inoltre sottolineato che l'atleta può sopportare lo sforzo fisico solo se è in condizioni di reattività bronchiale normale: è importante dunque, per chi soffre d'asma o di rinite allergica, sottoporsi ad un trattamento di fondo della malattia in modo da ridurre la reattività e tollerare l'esercizio fisico.

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Nella scelta dello sport più adatto non bisogna poi dimenticare il tipo di allergene a cui si è sensibili: se uno sportivo è allergico ai pollini, ciclismo e corsa possono esporre maggiormente all'allergene. Se il problema sono le polveri, i rischi saranno maggiori in palestra o negli ambienti chiusi e polverosi. Lo stesso vale per chi è sensibile alle muffe: in questo caso un ambiente molto umido come quello delle piscine può essere controindicato.
 

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