Sigaretta veleno per la bellezza femminile. Regala infatti un colorito grigio e spento,
favorendo couperose e cellulite. Ad ammonire le italiane che non rinunciano alle 'bionde' sono i ricercatori riuniti al Congresso 'Progressi in pneumologia', che si svolge a Napoli. "I componenti tossici contenuti nella sigaretta, assorbiti per via sistemica, diminuiscono notevolmente il flusso sanguigno capillare e arteriolare,determinando un'ischemia del derma e alterando l'integrità cutanea", spiega Mario Polverino, presidente del Congresso.
Così, una 'cicca' dopo l'altra, la pelle perde il colorito naturale e diventa grigiastra. L'atrofizzazione dei capillari sottocutanei è responsabile anche della formazione di couperose e dell'aumento dei cuscinetti di cellulite. Inoltre le fibre elastiche si modificano, la pelle perde tono e il viso appare più stanco. Questo quadro facilita notevolmente la formazione precoce di rughe, che si dispongono in forma radiale soprattutto intorno alle labbra e agli angoli degli occhi, regalando la ormai celebre 'smoker's face'. Questo processo, avvertono gli specialisti, è favorito anche dal continuo movimento delle labbra nell'atto di aspirare il fumo, che accentua le rughe di questa zona già molto fragile. La nuvoletta che si forma a ogni tiro, infine, irrita gli occhi che si difendono con frequenti lacrimazioni e strizzate, favorendo la formazione di microrughe.
Esame analizza 32 proteine ed è in grado di predire chi ha più probabilità di aver bisogno di cure o di morire per queste patologie
Lo rivela un ampio studio presentato al Congresso della European Respiratory Society (ERS) a Vienna da Anne Vejen Hansen dell'Ospedale Universitario di Copenaghen
I pazienti che hanno ricevuto un trattamento diretto dallo pneumologo hanno avuto un minore utilizzo successivo dell'assistenza sanitaria per malattie respiratorie rispetto a quelli che hanno ricevuto cure abituali
Lo ha accertato uno studio internazionale in collaborazione fra l'Università francese Paris-Saclay, e quelle di Padova, Napoli Federico II e altri atenei stranieri
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