Non solo il particolato, ma anche altre componenti inquinanti presenti nelle nostre città fanno male alla salute.
Infatti l'esposizione all'ozono terrestre, uno degli 'ingredienti' principali dello smog metropolitano, aumenta il rischio di morire di malattie respiratorie fin del 50%. E' quanto emerge da uno studio pubblicato sul New England Journal of Medicine da George Thurston della New York University School of Medicine e da Michael Jerrett della University of California a Berkeley, il primo ad occuparsi delle conseguenze a lungo termine dell'ozono sul territorio. L'ozono terrestre (diverso da quello atmosferico che invece ci protegge dalla radiazione ultravioletta) è un inquinante che viene prodotto o dai tubi di scappamento delle macchine o dalle industrie. Finora si era dimostrato che picchi di ozono terrestre registrati in certe giornate dalle centraline erano correlabili nei giorni a seguire ad attacchi d'asma e altri problemi respiratori, ma mai si era fatto uno studio a lungo termine sull'esposizione all'ozono terrestre.
Esame analizza 32 proteine ed è in grado di predire chi ha più probabilità di aver bisogno di cure o di morire per queste patologie
Lo rivela un ampio studio presentato al Congresso della European Respiratory Society (ERS) a Vienna da Anne Vejen Hansen dell'Ospedale Universitario di Copenaghen
I pazienti che hanno ricevuto un trattamento diretto dallo pneumologo hanno avuto un minore utilizzo successivo dell'assistenza sanitaria per malattie respiratorie rispetto a quelli che hanno ricevuto cure abituali
Lo ha accertato uno studio internazionale in collaborazione fra l'Università francese Paris-Saclay, e quelle di Padova, Napoli Federico II e altri atenei stranieri
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