Studio pubblicato sul British Medical Journal condotto su 105mila persone
Dalle merendine ai cibi precotti e insaccati, consumare spesso alimenti sottoposti a lavorazione industriale è associato a un aumento del rischio di cancro. E' quanto emerge da uno studio pubblicato sul British Medical Journal (Bmj) condotto su 105mila partecipanti. L'analisi tuttavia non permette di indicare 'colpevoli', poiché si basa solo sull'osservazione di una correlazione tra i due fenomeni, ma non è in grado di dimostrare un legame di causa ed effetto. Nei paesi sviluppati le diete hanno visto un aumento del consumo di alimenti ultra-elaborati, ovvero che hanno subito processi fisici, biologici o chimici e che sono arricchiti di coloranti, dolcificanti e conservanti. Concepiti per essere convenienti e appetibili, contribuiscono tra il 25% e il 50% del consumo giornaliero di calorie. Ma le evidenze scientifiche sui loro effetti sono scarse.
Su questo si sono concentrati i ricercatori del Centre of Research in Epidemiology and Statistics Sorbonne Paris Cité, che hanno esaminato le abitudini alimentari di 104.980 persone (età media 42,8 anni) della coorte francese NutriNet-Santé.
fonte: British Medical Journal
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