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Medicina generale, raddoppiano le borse. Arriva la laurea abilitante

Medicina Generale Redazione DottNet | 09/03/2018 20:20

Contro la carenza di medici, finanziate 2000 borse: più del doppio rispetto alle 987 dello scorso anno

Potrebbe essere raggiunto già quest'anno l'obiettivo di avere, dalle Regioni, 2000 borse per l'accesso al corso di formazione specifica in Medicina Generale. Ad annunciarlo, al Tavolo ministeriale sulla Medicina Generale, riattivato dal Ministro della Salute Beatrice Lorenzin su istanza della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (Fnomceo), è stato il Capo di Gabinetto del Ministero della Salute Giuseppe Chiné, secondo cui la Conferenza delle Regioni e la sua Commissione salute, hanno definito di avviare un percorso che porta a finanziare, per far fronte alla 'gobba' pensionistica attesa, 2000 borse; più del doppio rispetto alle 987 dello scorso anno.

Lo comunica in una nota la Fnomceo.

Di queste, 1185 sarebbero 'coperte' dal fondo attuale; le rimanenti finanziate autonomamente dalle Regioni. Se non dovesse essere sufficiente, il Ministero si è offerto di vincolare una parte dei fondi per gli obiettivi di piano proprio per finanziare le borse. "Ringraziamo Stefano Bonaccini e Antonio Saitta - dichiara Filippo Anelli, presidente Fnomceo -. Un ringraziamento particolare al Ministro per aver risolto il problema delle dottoresse in maternità durante il corso, e dei colleghi che, per motivi, ad esempio, di salute, devono interrompere il percorso di studio per poi recuperarlo, acquisendo il titolo dopo il 31 dicembre: non saranno più costretti a perdere un anno, ma potranno iscriversi alle graduatorie con una riserva".

Non solo medicina generale: per le Scuole di Specializzazione, si è proposto di aprire un Tavolo di confronto per il riutilizzo delle borse non assegnate. In dirittura d'arrivo anche la cosiddetta 'Laurea abilitante' e cioè la concomitanza temporale delle sessioni di Laurea e abilitazione, resa possibile dall'anticipo del periodo di pratica professionale, da svolgersi durante il corso di studi e non dopo la Laurea come avviene attualmente. I provvedimenti sono già pronti e al vaglio del Consiglio di Stato.

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