Appello Fedemo, occorre applicare l'accordo Stato-Regioni
Per far fronte a un'assistenza precaria e disomogenea occorre ripartire dall'accordo Stato-Regioni per l'assistenza ai pazienti effetti da malattie emorragiche congenite (MEC), che a cinque anni dalla firma nella maggior parte delle regioni non viene attuato. E' questo l'appello lanciato da Fedemo, Federazione delle Associazioni degli emofilici, in occasione della XIV Giornata Mondiale dell'Emofilia, che si è celebrata ieri in Italia e oggi nel mondo.
"In Italia sono oltre 11.000 le persone affette da Malattie Emorragiche Congenite e, tra queste, sono poco più di 5.000 quelle con Emofilia A o B", ha detto Cristina Cassone, presidente della FedEmo.
Nell'accordo si rileva la necessità di assicurare la presa in carico del paziente in tutto il territorio nazionale, riducendo differenze e iniquità di accesso alla diagnosi. "I traguardi terapeutici raggiunti hanno portato l'aspettativa di vita del paziente con emofilia ad essere paragonabile a quella della popolazione generale", ha osservato Elena Santagostino, presidente dell'Associazione Italiana Centri Emofilia (Aice). "Pertanto - ha proseguito - oggi con, l'invecchiamento della popolazione emofilica, dobbiamo far fronte alla gestione degli esiti cronici legati alla coagulopatia persistente, oltre che alla comparsa di malattie concomitanti tipiche dell'età avanzata come quelle cardiovascolari, metaboliche e i tumori. I centri per la cura dell'emofilia - ha concluso - devono avvalersi di specifiche competenze cliniche specialistiche ed organizzarsi".
I dati delle analisi intermedie della fase 3 dello studio FRONTIER3, presentati ad EAHAD 2025 hanno dimostrato la sua efficacia nei pazienti pediatrici in regime di profilassi
Sono quattro i Paesi nel continente europeo in cui il trattamento è ora disponibile
Secondo l’ultimo rapporto dell'Istituto Superiore di Sanità sulle coagulopatie congenite del 2022, i pazienti sono in totale 9.784: circa 30 per cento con emofilia A, 28,6% con malattia di von Willebrand 7,2% con emofilia B e 34,1% con carenze di alt
“Nonostante le nuove opportunità terapeutiche, come la terapia genica ad esempio, mancano ancora medici, pdta regionali e investimenti per strutturare i centri e le reti per le Malattie Emorragiche Congenite (Mec)”
AIL dal 2021 ha scelto di dedicare delle campagne informative e di servizio per i pazienti e le loro famiglie per raccontare i progressi nella lotta a queste malattie e offrire consulenze costruite attorno alle esigenze di chi vive la malattia in pri
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