Lo evidenzia uno studio del Karolinska Institutet e dell'Università di Uppsala
La frutta secca può essere uno 'scudo' contro un'alterazione del ritmo cardiaco, la fibrillazione atriale. Mangiare con regolarità noci, nocciole e mandorle può aiutare infatti a ridurre il rischio di sviluppare questa condizione. Lo evidenzia uno studio del Karolinska Institutet e dell'Università di Uppsala, in Svezia, pubblicato online su Heart. Secondo i ricercatori un consumo regolare può anche ridurre il rischio di sviluppare insufficienza cardiaca, anche se i risultati sono meno consistenti. Per la ricerca sono state prese in esame le risposte a un questionario sulla frequenza alimentare e le informazioni sullo stile di vita di oltre 61.000 svedesi tra i 45 e gli 83 anni. La loro salute cardiovascolare è stata monitorata per 17 anni (fino alla fine del 2014) o fino al loro decesso. Durante il monitoraggio, ci sono stati 4983 infarti, 3160 casi di insufficienza cardiaca e 7550 casi di fibrillazione atriale.
Il consumo di frutta secca è risultato associato a un minor rischio di fibrillazione atriale.
fonte: heart
La consapevolezza di questi rischi, spiegano gli esperti, rimane criticamente bassa, eppure i disturbi del ritmo cardiaco possono essere potenzialmente letali
Tra i primi Centri in Italia a trattare la fibrillazione atriale parossistica con elettroporazione, l’Ospedale di Cotignola Maria Cecilia Hospital ha preso parte allo studio che ha arruolato oltre 17 mila pazienti e coinvolto 106 Centri nel mondo
Vetta: “Con il pacing tradizionale può aumentare del 15-20% il rischio di scompenso cardiaco e del 50% quello di fibrillazione atriale. Servono dunque le nuove metodiche di pacing fisiologico"
Il farmaco non ha ridotto significativamente l'incidenza di un composito di morte cardiovascolare, ictus o embolia sistemica rispetto al placebo, ma ha portato a una maggiore incidenza di un composito di morte o sanguinamento maggiore
Società scientifiche ed esperti concordano sulla necessità di agire sull’organizzazione e il monitoraggio – anche attraverso i LEA - e sulla comunicazione per un paziente più consapevole
Per colmare questo vuoto, è stato realizzato il Manifesto: “Rischio cardiovascolare residuo: analisi del contesto e delle opzioni terapeutiche, tra innovative strategie di prevenzione e sostenibilità di sistema”
Abbott annuncia la disponibilità in Italia di AVEIR™ DR, il primo sistema di pacemaker bicamerale senza fili al mondo per trattare le persone con un ritmo cardiaco anomalo o più lento del normale. Eseguiti già i primi impianti in Italia
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