La vicenda è stata descritta su Cancer Letters e riportata dal Washington Post
Un gruppo di oncologi statunitensi è riuscito a dimostrare che un farmaco antitumorale molto costoso era efficace anche a dosi più basse, ma la compagnia produttrice ha triplicato il prezzo delle formulazioni con meno principio attivo, vanificando i possibili vantaggi economici. La vicenda, in un momento in cui i prezzi dei farmaci di nuova generazione sono oggetto di più di una polemica, è stata descritta su Cancer Letters e riportata dal Washington Post. L'Ibrutinib è un farmaco orale che cura una serie di tumori del sangue, fra cui la leucemia linfocitica cronica, che normalmente viene fornito in singola pillola da 140 milligrammi, con alcuni pazienti che ne prendono anche tre al giorno, per un costo annuo del trattamento di 148mila dollari.
I primi a dimostrare con un piccolo studio che i dosaggi più bassi sono efficaci sono stati i ricercatori dell'MD Anderson Cancer Center di Houston, che hanno pubblicato i dati nel 2017 sulla rivista Blood.
fonte: ansa, Washington Post
Concluso il 57° Congresso dell’Associazione Italiana per lo Studio del Fegato: il Prof. Giacomo Germani nuovo Segretario
Per il cancro alla mammella è previsto un calo generale, ma un aumento tra le pazienti più anziane
Belzutifan potrà essere usato in alcune neoplasie associate a malattia rara e nel carcinoma del rene metastatico
In uno studio globale, con l'Istituto Nazionale dei Tumori al centro della ricerca, si indagano le disuguaglianze nella diagnosi e nel trattamento dei tumori dei bambini, aprendo nuove prospettive per le politiche sanitarie
Via libera da Aifa, riduce i sintomi intestinali senza l'uso di steroidi
Lo studio sperimentale di fase III è stata la più ampia sperimentazione sulla fibrosi polmonare idiopatica (IPF) ad oggi mai condotta, in corso presso circa 400 centri e in oltre 30 Paesi
Lo rivela la prima analisi globale sull'argomento pubblicata sulla rivista The Lancet e condotta dal Global Research on Antimicrobial Resistance (Gram) Project
La dose giornaliera del farmaco contro il diabete ha preservato la cognizione e ritardato il declino di alcuni tessuti
Commenti