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Punto Biblio di Tor Vergata: presto la riapertura

Sanità pubblica Redazione DottNet | 07/05/2018 16:40

Grande successo dell'iniziativa durata quattro anni: petizione per offrire di nuovo il servizio a pazienti e medici

l Punto Biblio del Policlinico di Tor vergata è stata un’esperienza assolutamente innovativa in cui pubblico e privato hanno trovato per 4 anni (2013-2017) logiche virtuose che hanno permesso di offrire all’interno dell’Ospedale un servizio di biblioteca pubblica completo, sia cartaceo che digitale. È stato l’unico esempio a livello nazionale in cui pazienti, familiari dei pazienti, personale medico e amministrativo avevano accesso alla stessa tipologia di informazione e documentazione cui è possibile accedere entrando in una delle biblioteche pubbliche e universitarie dell’Area metropolitana di Roma.

Ne parliamo con Ester Dominici, responsabile cultura del club Medici.

D - La chiusura del "PuntoBiblio" del Policlinico di Tor Vergata, dopo quattro anni di servizio, riconosciuto e apprezzatissimo, ha "fatto rumore". Anche quotidiani come il Corriere della Sera e la RAI se ne sono interessati, stigmatizzando la negatività di tale esito. Club medici è stato tra i protagonisti del progetto, qual è oggi lo stato dell’arte?

R - Club Medici sì, è stato protagonista di questa buona pratica insieme al Consorzio delle Biblioteche dei Castelli Romani e alla Fondazione PTV. Ma proprio il rapporto pubblico/privato che aveva permesso la realizzazione di questo progetto (in carenza di risorse pubbliche), è stato messo in discussione dalla direzione del Policlinico che ha optato per chiudere la collaborazione con il privato e conseguentemente il PuntoBiblio a scapito di pazienti, medici e tutti i dipendenti dell’azienda, piuttosto che provare a "rimodulare la collaborazione" instaurata fin a quel momento con Club Medici. Tale decisione ha lasciato i numerosissimi utenti sgomenti al punto che già il 2 febbraio è stata lanciata una petizione per la riapertura del servizio, che ha avuto un grande seguito, non solo all’interno dell’ospedale, ma anche oltre i suoi confini, a testimonianza che il ruolo dei libri e della cultura per la salute e il benessere della persona è riconosciuto da larghe fasce di popolazione, oltre che da professionisti di varia estrazione. Per venire dunque alla sua domanda, "quale oggi lo stato dell’arte", direi che si può parlare di un primo risultato positivo

D. Quale?

R. Il Policlinico, probabilmente a fronte delle reazioni di cui sopra, ha riconosciuto l’importanza della biblioteca e ha manifestato la volontà di riaprirla, pur escludendo qualsiasi partecipazione del privato.

D. E voi credete che ci riusciranno?

Considerata la scarsità di risorse pubbliche destinate alla cultura, le difficoltà economiche della sanità, crediamo sinceramente che sia difficile ci si riesca senza il sostegno del privato (Club Medici in base alla convenzione sottoscritta nel 2013 si caricava l’intero onere del personale destinato al servizio), ma ce lo auguriamo sinceramente, perché crediamo che la cultura sia un fattore potente a sostegno dei processi di cura e riabilitazione. La letteratura medica è piena di evidenze in tal senso. Ed è per questo che, al di là della vicenda Tor Vergata, sulla quale chiediamo di essere aiutati a spingere perché la direzione ospedaliera mantenga la sua promessa, seguitiamo a portare avanti la nostra "missione"

D. Ovvero?

R. Per noi il PuntoBiblio PTV è stato un prototipo di cui siamo determinati a sfruttare tutte le potenzialità. In Italia abbiamo constatato la presenza di esperienze assai diversificate in cui la cultura in tutte le sue manifestazioni - cinema, teatro, musica, arte contemporanea…ma anche cucina, artigianato ecc – ha fatto le sue "incursioni" in ambito medico e all’interno dei luoghi di cura. Mettere a sistema tutto ciò è la nostra ambizione.

D. A cosa pensate nel concreto?

R. Pensiamo sia possibile lanciare una campagna perché nei luoghi di cura, che manifestino una volontà in tal senso, si possano aprire biblioteche sul modello del PuntoBiblio o anche solo PuntiBiblio digitali. Ma questi punti divengano i "luoghi" capaci di attrarre e fare da volano per le eventuali attività culturali proposte da associazioni, fondazioni, gruppi di volontariato che sono presenti sui territori e hanno la voglia di mettersi in gioco. Stiamo lavorando a questo progetto ambizioso e credo lo lanceremo con un convegno ad hoc che prevediamo di organizzare nel prossimo anno, intanto invitiamo tutti a firmare la petizione per la riapertura del PuntoBiblio PTV.

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