Il vecchio continente è sempre più longevo. Cresce, infatti, l'aspettativa di vita che in un decennio è aumentata di tre anni per gli uomini, che ora possono sperare di raggiungere i 75 anni e mezzo, e per le donne che sfiorano gli 82 anni.
I cittadini dell'Ue sono battuti solo dai giapponesi, campioni mondiali di longevità con aspettative maschili di 78,5 anni e femminili 85,5 anni. La fotografia sulla salute globale in Europa è stata scattata dal rapporto realizzato con il progetto Eugloreh 2007, co-finanziato dall'Unione Europea, coordinato dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali e dall'Istituto Superiore di Sanità, i cui dati sono stati presentati proprio all'ISS. E l'Italia si posiziona bene anche nella classifica europea: è nel gruppo dei paesi con l'aspettativa di vita femminile maggiore assieme alla Svezia, alla Francia e alla Finlandia. Gruppo di testa anche per i risultati sull'aspettativa di vita maschile assieme alla Svezia e all'Olanda. Secondo i dati del Rapporto il significativo aumento dell'aspettativa di vita si è registrato negli ultimi decenni, specialmente a causa dell'efficace controllo delle malattie infettive e alla riduzione della mortalità associata alle malattie cardio-vascolari e respiratorie, sin dagli anni '70, e della maggior parte dei tipi di cancro (eccetto il cancro al polmone), sin dagli anni '90.
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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