Grillo, nessun focolaio da noi. Misure precauzionali, 47 casi Ue
Dall'Italia alla Germania, dal Regno Unito alla Finlandia, scattano in Europa i ritiri di prodotti alimentari surgelati, a seguito del possibile rischio di contaminazione da Listeria monocytogenes, il pericoloso batterio, di cui è in corso un focolaio che nel vecchio continente dal 2015 ha causato 47 casi e 9 decessi. "Finché i prodotti contaminati sono ancora sul mercato e nei congelatori dei consumatori possono ancora emergere nuovi casi", mette in guardia l'Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa). Al momento però, precisa il ministro della Salute Giulia Grillo, "non risultano focolai di Listeria in Italia ed il ritiro dei prodotti è effettuato in via precauzionale".
Il mais e probabilmente altri ortaggi surgelati prodotti in un'azienda in Ungheria sono la probabile fonte del focolaio.
Ma il ritiro ha riguardato anche due prodotti surgelati, verdure miste e mais, a marchio Freshona venduti nei punti vendita Lidl della sola Sicilia. Questi i lotti: Art. 79520 "Freshona" Mais surgelato, 450g Codice a barre 20417963; Art. 12105 "Freshona" Mix di verdure surgelate, 1000g - Assortimento Gemüsemix - Mix di verdure Codice a barre 20039035. Scattate le misure anche oltre i confini nazionali. In Austria ha riguardato il marchio Penny, con prodotti venduti nell'omonima catena di supermercati, in particolare i mix di verdure messicane, fritte, alla borgognona e balcaniche. In Germania il mix di verdure Freshona Gemüsemix e il mais dolce venduto dai supermercati Lidl. Nel Regno Unito, 43 prodotti a base di mais dolce sono stati ritirati dal principale fornitore di supermercati Greenyard Frozen Uk. Tra quelli anche i prodotti a marchio proprio di Tesco, Aldi e Sainsbury. In Finlandia mais e mix di verdure sono stati ritirati dalle catene Kesko e S Group.
La listeriosi, dovuta ad intossicazione da Listeria monocytogenes, è una malattia rara ma spesso grave, con elevati tassi di ricovero ospedaliero e mortalità. L'attuale focolaio è stato ricondotto a prodotti confezionati nello stabilimento ungherese della Greenyard. Il 29 giugno 2018, spiega l'Efsa, "l'Ufficio ungherese per la sicurezza della catena alimentare ha vietato la commercializzazione di tutte le verdure surgelate prodotte dalla società tra agosto 2016 e giugno 2018 e ne ha ordinato il ritiro immediato". Inizialmente si pensava che il problema fosse limitato al mais congelato, ma il sequenziamento dell'intero genoma ha trovato ceppi in altre verdure surgelate prodotte dall'azienda nel 2016, 2017 e 2018, persistiti nell'impianto di lavorazione nonostante le procedure di pulizia e disinfezione. Dalla mucca pazza alle uova al Fipronil, questo, afferma Coldiretti, "è purtroppo solo l'ultimo di una serie di allarmi alimentari. Dimostra l'importanza di una informazione corretta, con l'obbligo di indicare in etichetta l'origine dei prodotti che va esteso a tutti gli alimenti".
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