Rischio anche per tumore. In estate privilegiare verdura, frutta e cereali
Colesterolo alto e dieta ricca di grassi: un mix nocivo per la prostata. Aumenta sia il rischio di sviluppare una condizione molto diffusa quale l'iperplasia benigna, un ingrossamento che colpisce il 5-10% degli uomini di 40 anni (e fino all'80% di quelli tra i 70 e gli 80), sia quello di andare incontro a un tumore. A sollevare l'attenzione sul tema sono gli esperti della Siu, Società italiana di Urologia, che prendono spunto da due studi internazionali. Il primo, pubblicato sulla rivista "Prostate", ha preso in esame circa 36 mila uomini tra 40 e 99 anni, di cui quasi 9 mila con colesterolo alto, per un periodo compreso tra uno e 14 anni: è emerso che coloro che avevano una propensione a mantenere o sviluppare livelli di colesterolo alto, sostenuti anche da una dieta ricca di grassi, avevano quasi il 25% di probabilità in più di incorrere in un ingrossamento della prostata.
Il secondo studio, pubblicato sulla rivista "Oncotarget", ha analizzato 767 uomini con una neoplasia della prostata, evidenziando che il colesterolo alto era correlato a una incidenza superiore al 37% per lo sviluppo del tumore.
Si è scoperto solo di recente che nel meccanismo di accumulo del colesterolo è coinvolto un gene, CYP274A1, che non riesce a smaltirlo. In attesa di capire come ripristinarne la funzione, la dieta è cruciale, e l'estate è il momento giusto per migliorare. Dagli urologi arriva un sì a cereali, legumi e vegetali, al pesce, in particolare quello azzurro, e alla carne (purché magra, meglio bianca), ai pomodori cotti, ricchi di licopene, e ai broccoli, alla frutta secca, ai frutti rossi e al tè verde. No invece a un eccesso di uova e agli insaccati. Questi argomenti saranno al centro anche della campagna #Controllati2018, che partirà a novembre
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