Canali Minisiti ECM

Via libera dall'Aifa alla terapia con 3 farmaci e unico inalatore contro Bpco

Farmaci Redazione DottNet | 10/10/2018 19:38

La novità terapeutica approvata dall'AIFA è anche frutto della ricerca italiana promossa dalla Chiesi

Tre farmaci somministrati con un unico inalatore per migliorare, rispetto ad altre opzioni terapeutiche, la funzione della respirazione nei malati con BPCO, forma particolarmente severa di bronchite cronica che interessa oltre 3,5 milioni di italiani. La novità terapeutica approvata dall'AIFA, l'agenzia italiana del farmaco, è anche frutto della ricerca italiana promossa dalla Chiesi. La BPCO è una malattia che costringe chi ne soffre a fare i conti con con sintomi invalidanti e peggioramenti improvvisi, fino all'insufficienza respiratoria acuta e alla necessità di ricovero in ospedale. Si stima che in Italia la BPCO sia responsabile del 50-55% delle morti per malattie respiratorie.

La tripla associazione fissa 'ICS/LABA/LAMA' mette insieme in un unico spray tre principi attivi: uno steroide inalatorio (ICS) e due broncodilatatori (LABA/LAMA). Lo steroide interviene sul processo infiammatorio che aumenta il rischio di infezioni e riacutizzazioni responsabili della progressione della malattia e del peggioramento della qualità di vita.

I broncodilatatori, invece, agiscono sull'ostruzione delle piccole vie aeree, cui è legata la dispnea, ovvero la fatica a respirare.  "Per i pazienti con BPCO che presentano sintomi importanti (mancanza di respiro, tosse cronica, eccessiva produzione di catarro) e a rischio di riacutizzazioni - afferma Alberto Papi, Direttore della Clinica di Malattie dell'Apparato Respiratorio, Università di Ferrara - si tratta della migliore tra le opzioni terapeutiche possibili con l'utilizzo di un solo inalatore, in quanto ha dimostrato di essere più efficace rispetto alle classi farmacologiche con cui si è confrontata in studi clinici, nel ridurre la frequenza e l'intensità delle riacutizzazioni e di migliorare i sintomi, la funzionalità polmonare e la qualità di vita in una percentuale più alta di pazienti"

pubblicità

"Altra peculiarità di questa tripla associazione fissa - prosegue - è la sua formulazione extrafine: i tre principi attivi sono erogati in particelle di piccole dimensioni, rispetto a quelle delle altre associazioni indicate per la BPCO. Ciò garantisce una distribuzione omogenea e una elevata deposizione in tutto l'albero bronchiale, comprese le piccole vie aeree, solitamente più difficili da raggiungere, e consente ai tre principi attivi di lavorare in sinergia a livello delle vie aeree, a tutto beneficio per il paziente". 

Commenti

I Correlati

Invece dell'iniezione: allergologi, tanti vantaggi per pazienti

Presidente Forum Società Scientifiche: "Troppi 499 giorni"

Il trattamento con guselkumab somministrato per via sottocutanea permette di ottenere una remissione clinica - 36,7 per cento dei pazienti - ed endoscopica - 25,9 per cento

Via libera alla rimborsabilità del primo trattamento sottocutaneo per l’emoglobinuria parossistica notturna e dei primi tre biosimilari del denosumab, l’anticorpo monoclonale indicato per l’osteoporosi e la perdita ossea

Ti potrebbero interessare

Via libera da Aifa, riduce i sintomi intestinali senza l'uso di steroidi

Lo studio sperimentale di fase III è stata la più ampia sperimentazione sulla fibrosi polmonare idiopatica (IPF) ad oggi mai condotta, in corso presso circa 400 centri e in oltre 30 Paesi

Lo rivela la prima analisi globale sull'argomento pubblicata sulla rivista The Lancet e condotta dal Global Research on Antimicrobial Resistance (Gram) Project

La dose giornaliera del farmaco contro il diabete ha preservato la cognizione e ritardato il declino di alcuni tessuti

Ultime News

Più letti