La Sentenza (Corte dei Conti, Sezione Giur. Sicilia - n. 238 del 22 gennaio 2008)
Si tratta del caso di un giovane politraumatizzato affetto da ischemia di un arto inferiore che a seguito di ritardo diagnostico fu sottoposto ad amputazione di gamba.
Nel caso di specie l’operato dei Sanitari fu connotato dall’omesso apprestamento delle operazioni consistenti nell’ispezione dell’arto e nella palpazione finalizzata a rilevare i polsi arteriosi ed a confrontare i polsi dei due arti; un esame doppler fu disposto solo dopo quattro giorni dal ricovero ed eseguito dopo altri due giorni.
Per converso, subito dopo il ricovero erano stati annotati in cartella clinica sintomi chiaramente rivelatori della sofferenza vascolare in atto.
L’atteggiamento attendista e distaccato palesato dai sanitari in questione pur a fronte di polifratture dell’arto inferiore ad alto rischio di complicanze vascolari, portò in ambito penalistico ad una condanna per imperizia, imprudenza e negligenza.
La Corte dei Conti ha, poi, rinvenuto nella condotta dei Sanitari una colpa professionale per grave negligenza nel non aver effettuato un tempestivo riconoscimento della lesione vascolare associata alla frattura, per cui non furono approntati i dovuti approfondimenti terapeutici utili ad evitare l’amputazione della gamba o quantomeno a limitare l’estensione degli esiti invalidanti.
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