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Fda 'bacchetta' aziende per banner pubblicitari

Farmaci Redazione DottNet | 08/04/2009 13:12

La Food and Drug Administration 'bacchetta' un gruppo di grandi aziende farmaceutiche a causa della pubblicità scorretta effettuata su internet, in particolare per i banner promozionali che appaiono su Google o su altri motori di ricerca senza riportare informazioni sui rischi legati all'uso di alcuni prodotti medicinali.
 

Solitamente - riporta il Wall Street Journal - questi pannelli virtuali appaiono quando si digita il nome di una malattia o di un farmaco nell'apposito spazio per la ricerca sul web.
A ricevere l'avvertimento sono state 14 delle principali industrie del farmaco, sempre più legate alla promozione commerciale sulla rete per raggiungere il pubblico in un paese, gli Usa, dove è consentito pubblicizzare anche farmaci con obbligo di ricetta. Fra le
aziende 'bacchettate' Biogen Idec, ripresa per la pubblicità sull'antisclerosi multipla Tysabri* (natalizumab).

Il banner sotto accusa infatti afferma: "un trattamento diverso dagli altri", senza includere i potenziali pericolo che si corrono seguendo la terapia col prodotto. Sanofi-aventis ha ricevuto la stessa lettera di avvertimento per la promozione di Plavix* (clopidogrel), che previene il coagulo del sangue: nel banner, secondo la Fda, viene presentato un profilo di sicurezza del prodotto superiore a quello realmente dimostrato dagli studi clinici.
Pfizer è stata invece ripresa a causa della promozione sul web di sei diversi prodotti, compreso l'anti-artrite Celebrex* (celecoxib) e il farmaco per smettere di fumare Chantix* (vareniclina). Le altre aziende citate sono Johnson & Johnson, GlaxoSmithKline, Forest Laboratories, Cephalon, Bayer Ag, Novartis Ag, Merck & Co., Eli Lilly, Roche, Genentech e Boehringer Ingelheim. La Fda pretende ora che le sia data risposta entro la prossima settimana e ha annunciato che non coinvolgerà i motori di ricerca in questione, perché non si occupa di contattare terze parti anche se contravvengono alle regole federali.

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