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Tagli alle pensioni oltre 100mila: non tutti i medici saranno coinvolti

Previdenza Redazione DottNet | 16/01/2019 19:16

Resteranno fuori i camici bianchi che ricevono gli assegni dall'Enpam

Non tutti i medici e i dentisti saranno coinvolti dal taglio alle pensioni per gli importi oltre 100mila euro. Chi riceve l'assegno dall'Enpam può tirare un sospiro di sollievo perché, come si legge sul sito della Cassa dei medici, “da una lettura attenta della disposizione di legge si evince che i tagli riguarderanno le pensioni Inps dei dipendenti pubblici e privati, degli autonomi (commercianti, artigiani e coltivatori diretti), degli iscritti ad alcune gestioni particolari (es: i lavoratori dello spettacolo) e dei contribuenti alla gestione separata”. Non andrà bene, dunque, ai pensionati Inps che, se supereranno la soglia dei 100mila, subiranno una riduzione dell'importo mensile.

C'è da aggiungere che “Nel computo della soglia dei 100mila euro rientreranno probabilmente anche gli assegni liquidati dalla gestione separata dell’Inps, cioè quella a cui versano gli specializzandi”, spiegano all'Enpam. Saranno escluse le pensioni calcolate interamente con il sistema contributivo. Restano salve le pensioni di invalidità e quelle riconosciute alle vittime del terrorismo.

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"I tagli certamente non si applicano alle Casse dei professionisti - precisa il presidente dell'Enpam e dell'Adepp Alberto Oliveti -. A questa conclusione si arriva sia con un'analisi strettamente testuale sia con una lettura costituzionalmente orientata della norma. Infatti, poiché questi accantonamenti sono destinati a creare una provvista per fronteggiare i maggiori costi dovuti a Quota 100, che è di esclusiva competenza Inps, non si vede come si potrebbero prendere legittimamente delle risorse da altre parti, alla luce della sentenza 7/2017 della Corte Costituzionale".

In definitiva, il taglio alle pensioni oltre i 100mila euro si applica

・ Fondo pensioni lavoratori dipendenti Inps (dipendenti privati)

– Gestioni speciali dei lavoratori autonomi Inps (cioè commercianti, artigiani, coltivatori diretti)

– forme sostitutive dell’assicurazione generale obbligatoria (cioè Fondo volo, fondo Dazieri, Lavoratori spettacolo, ecc, che sono gestiti dall’Inps)

– forme esclusive (ex Inpdap, ex Ipost, ecc)

– forme esonerative (es: le Casse previdenziali delle ex banche pubbliche)

– la gestione separata Inps (ai fini del calcolo della soglia dei 100mila euro ma probabilmente non ai fini del taglio, trattandosi di gestione esclusivamente contributiva)

Restano esclusi dai tagli

– forme integrative dell’assicurazione generale obbligatoria (Fondo esattoriali, gestito da Inps, ed ENASARCO)

– Casse dei professionisti (sia quelle privatizzate come l’Enpam, sia quelle nate private come la Cassa degli infermieri)

– fondo Clero (gestito da Inps)

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