
Secondo lo studio Usa aumenta il rischio emorragie: 'valutare se prescriverla'
L'uso quotidiano dell'aspirina per prevenire gli attacchi cardiaci in chi è sano dà pochi benefici, che peraltro sono superati dai rischi di emorragie. Lo afferma uno studio pubblicato dalla rivista Jama, secondo cui prima di prescrivere questo farmaco per la prevenzione primaria si devono soppesare bene tutti i rischi. Lo studio ha revisionato i risultati di tre ricerche fatte sull'argomento, per un totale di 164mila adulti che non avevano precedenti di malattie cardiovascolari. Per chi prende ogni giorno l'aspirina, affermano gli autori, il rischio di eventi si abbassa dello 0,38%, mentre quello di emorragie interne aumenta dello 0,47%
. "Il risultato - spiega Sean Zheng del King's College di Londra - dimostra che ci sono benefici cardiovascolari, ma sono di entità simile ai maggiori rischi.
fonte: jama
Studio di fase 3 su pazienti con recidiva platino-resistente
Un elemento di innovazione chiave del trattamento è la formulazione in film sublinguale, che rappresenta un importante progresso nella somministrazione dell’apomorfina
La ricerca mostra che tra il 2020 e il 2024, il prezzo medio dei 10 principali antibiotici off-patent è diminuito del 10%, nonostante i forti aumenti dei costi di produzione e dell’inflazione
L'Ema ha confermato la sospensione definitiva del farmaco dopo che due studi clinici hanno rilevato un aumento di decessi (17 casi totali) e crisi dolorose nei pazienti trattati
Società scientifiche ed esperti concordano sulla necessità di agire sull’organizzazione e il monitoraggio – anche attraverso i LEA - e sulla comunicazione per un paziente più consapevole
Per colmare questo vuoto, è stato realizzato il Manifesto: “Rischio cardiovascolare residuo: analisi del contesto e delle opzioni terapeutiche, tra innovative strategie di prevenzione e sostenibilità di sistema”
Abbott annuncia la disponibilità in Italia di AVEIR™ DR, il primo sistema di pacemaker bicamerale senza fili al mondo per trattare le persone con un ritmo cardiaco anomalo o più lento del normale. Eseguiti già i primi impianti in Italia
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