Il ritiro del disegno di legge Gasparri-Tomassini. E' quanto chiedono la Federazione esercizi farmaceutici e il Movimento nazionale liberi farmacisti in una lettera aperta inviata al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.
La lettera, che sarà pubblicata a pagamento sui quotidiani Libero e Avvenire, denuncia l'obiettivo del progetto di far chiudere oltre 2750 parafarmacie con la conseguente perdita di 5000 posti di lavoro e l'intenzione dei firmatari del disegno di legge di far vendere alcuni farmaci d'automedicazione senza la presenza del farmacista. Le due associazioni, dopo aver ricordato i meriti delle parafarmacie nel contenimento del costo dei farmaci, sottolineano di ''non voler aiuti economici o particolari sostegni economici, ma solo di esser posti nelle condizioni di poter lavorare''.
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