Individuare in anticipo, attraverso un semplice prelievo di sangue e con l'aiuto della tecnologia, i rischi di evoluzione di un tumore verso una malattia metastatica, potenzialmente mortale. E' l'obiettivo di uno studio pilota avviato con l'università tedesca di Resensburg e un network clinico italiano, dall'azienda Silicon Biosystems, attiva nel campo dei microsistemi per la diagnostica basata su cellule rare, principalmente in oncologia e diagnosi prenatale non-invasiva.
Il progetto - per "l'individuazione e caratterizzazione molecolare di cellule tumorali circolanti in pazienti affetti da cancro alla prostata metastatico" - si basa sull'uso di una nuova tecnologia brevettata che utilizza microchip in silicio per l'isolamento di cellule rare. A questo saranno associate tecniche di analisi molecolare su singole cellule, sviluppate da un team di ricercatori dell'università di Regensburg. Le aspettative per i risultati dello studio sono notevoli. Nel cancro alla prostata, infatti, decidere per i pazienti le varie opzioni di cura è spesso difficile.
Sono un antiepilettico e un farmaco per il colesterolo che insieme sono in grado di modificare la biologia del tumore e potenziare l'effetto della chemioterapia
Dal melanoma al seno. Da studiare il fenomeno della resistenza in certi pazienti
Ricercatori di IEO e dell’Università degli Studi di Milano scoprono come farmaci già in uso possono essere potenzialmente efficaci contro tumori con una diffusa anomalia genetica
I nuovi dati dello studio MARIPOSA, presentati alla World Conference on Lung Cancer 2024, hanno confermato una superiorità clinica a lungo termine della terapia amivantamab più lazertinib rispetto alla monoterapia con osimertinib
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