A lanciare l'allarme sulle fake news che impazzano nel campo della salute sono gli esperti della Siprec
Non è vero che il colesterolo alto è più spesso causa dei geni che dell'alimentazione, anzi è esattamente il contrario. I social media tendono inoltre spesso ad amplificare messaggi negativi inerenti all'uso di farmaci che hanno salvato milioni di vite, come gli Ace-inibitori e le statine. A lanciare l'allarme sulle fake news che impazzano nel campo della salute, specie su quelle che incidono in ambito cardiovascolare, sono gli esperti della Siprec, Società Italiana per la prevenzione cardiovascolare, che spiegano che non si tratta solo di "leggende metropolitane, ma notizie che possono nuocere gravemente alla salute".
"Soprattutto nel campo della prevenzione primaria, cioè tra le persone sane - spiega Massimo Volpe, presidente Siprec - c'è maggiore propensione a servirsi del 'dottor Google' o dei social media che danno in genere 'ricette' superficiali.
Per quanto riguarda le diete, si va da chi pensa di poter dimagrire facendo una sauna a coloro che millantano di poter far perdere i famosi '7 chili in 7 giorni'. "Le diete drastiche e non equilibrate - aggiunge Flachi - provocano una riduzione troppo rapida delle calorie assunte; questo rallenta il metabolismo e fa riprendere rapidamente i chili in eccesso".
Con uso tempestivo +50-70% di sopravvivenza ad arresto cardiaco
Allo stroke sopravvivono 45mila pazienti, che si trovano però a fare i conti con deficit motori (il 40% di loro) e cognitivi (più del 50%)
È un dispositivo temporaneo, utile soprattutto nei bambini
Colivicchi: "Tutti dovrebbero conoscere i propri valori di colesterolo nel sangue, facendo attenzione al colesterolo LDL; infatti, questo potrebbe portare a gravi e irreversibili problemi di salute”
Società scientifiche ed esperti concordano sulla necessità di agire sull’organizzazione e il monitoraggio – anche attraverso i LEA - e sulla comunicazione per un paziente più consapevole
Per colmare questo vuoto, è stato realizzato il Manifesto: “Rischio cardiovascolare residuo: analisi del contesto e delle opzioni terapeutiche, tra innovative strategie di prevenzione e sostenibilità di sistema”
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