Vitamine e antiossidanti in questi cibi aiutano a ritardarla
Mangiare frutta e verdura, in particolare agrumi ricchi di vitamina C, carote e peperoni, ricchi di vitamina A ed altre verdure come spinaci e broccoli, potrebbe ritardare la formazione di cataratta, riducendo il rischio per un anziano di doversi sottoporre a un intervento per rimuovere il cristallino (la lente naturale dell'occhio) opacizzato.
Lo rivela una meta-analisi di 20 studi sul tema precedentemente pubblicati, coordinata da Ming Li dell'Università dell'Australia del Sud ad Adelaide, e pubblicata sull'American Journal of Clinical Nutrition in concomitanza con la World Optometry Week. Lo studio si è basato sull'analisi di dati di altre ricerche ed ha dimostrato chiaramente che maggiore è il consumo individuale di vitamine A, C ed E e antiossidanti da frutta e verdura, minore è il rischio di cataratta: quindi un anziano che consuma poca frutta e verdura avrà un maggior rischio di cataratta di un coetaneo che ne consuma molta, come se vitamine e antiossidanti fossero in grado di ritardare il problema negli anni.
"Sebbene la chirurgia della cataratta sia un metodo efficace per ripristinare la visione, essa avrà un costo per la società di oltre 5,7 miliardi di dollari entro il 2020" - continua. "Se si potesse posticipare l'esordio della cataratta di 10 anni - conclude - ciò potrebbe dimezzare il numero di pazienti che hanno bisogno dell'intervento" e quindi i costi complessivi.
fonte: American Journal of Clinical Nutrition
Il “modello siciliano” può essere facilmente replicabile su scala nazionale basandosi su di una sana alimentazione e di una corretta attività fisica all’insegna dei “valori” della Dieta Mediterranea
Partendo dall’analisi di oltre 3.800 studi clinici, sono state redatte 81 raccomandazioni che spaziano dall’ambito cardiovascolare all’oncologia, dalle malattie metaboliche ai disturbi neurodegenerativi
Gli effetti positivi da un regime ricco di verdure, fibre e cibi fermentati: la ricerca condotta in Tanzania con partner internazionali di Bonn e Firenze
Uno studio ha evidenziato benefici con la diminuzione dell'apporto calorico a circa 500 kcal al giorno per tre volte la settimana e un'alimentazione normale nel resto dei giorni
Lo rivela uno studio pubblicato sul British Medical Journal e condotto da Lingyi Liang, dello State Key Laboratory of Ophthalmology, Zhongshan Ophthalmic Center, presso la Sun Yat-sen University nel Guangdong in Cina
L'esperto spiega i cinque principali problemi oculari che possono presentarsi in estate
In Italia 2 mila casi l'anno ma il 50% non risponde alle cure
"Oltre a maculopatia, cataratta e distacco della retina. Per questo motivo va sempre monitorata attentamente"
Commenti