Spesso la performance muscolare si accompagna a quella cognitiva
La vecchiaia non è solo una questione di età. Un ottantenne che è stato nella sua vita sempre attivo e che continua ad esserlo, che fa esercizio fisico di tipo aereobico come camminare , andare in bici o ballare e in più ci aggiunge qualche attività di tipo anaerobico, di pesi, ha la stessa identica performance di un 50enne sedentario. Questo significa che si possono guadagnare trent'anni di benessere. Parola di Francesco Landi, direttore della Uoc Riabilitazione e Medicina Fisica del Policlinico Gemelli.
"Parliamo di performance muscolare - spiega Landi- ma va ricordato che la performance muscolare molto spesso, per non dire quasi sempre, si accompagna a quella cognitiva. Chi ha dei buoni muscoli, ha una buona performance fisica, generalmente ha anche una buona performance mentale.Perché muscolo e cervello si parlano e i muscoli rilasciano tanti mediatori positivi, tante molecole positive per il cervello". Oltre al movimento, però, a portare a un invecchiamento in salute c'è anche l'alimentazione.
"La traiettoria di declino possiamo modificarla - evidenzia l'esperto - con l'esercizio fisico , ma anche con un'adeguata dieta. Quando parliamo di una dieta salutare partiamo dalla frutta e verdura , le cinque porzioni al giorno raccomandate, ma non vanno dimenticate le proteine e anche quelle di origine animale. Oggi studi recentissimi ci dicono che le proteine di origine animale non fanno male. Né al cuore, né al diabete, né alla nostra sopravvivenza. Ovviamente dobbiamo mangiarle nella maniera adeguata e secondo le quantità raccomandate. Sulla nostra longevità per l'esperto incidono per il 45% l'attività fisica, per un altro 45% l'alimentazione e per il 10% la genetica, ovvero "l'eredità che i nostri nonni ci hanno lasciato nel patrimonio genetico". Lo stress fa parte della quotidianità, e dobbiamo imparare a contrastarlo.
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