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Fisco, indice affidabilità: professionisti nel mirino

Professione Redazione DottNet | 20/06/2019 22:19

Come verranno effettuate le valutazioni, 770mila i più affidabili. Il 40% finirà nell'area critica

C'erano una volta gli studi di settore. Ora sono pronti a partire i nuovi indici sintetici di affidabilità fiscale Isa, che promettono premi per le imprese più rigorose. Ne potranno beneficiare - secondo le stime che l'Agenzia delle Entrate ha presentato all'incontro sugli Isa con i professionisti - quasi uno su tre su una platea di circa 3,6 milioni di soggetti. L'uscita dagli studi di settore, promette il direttore dell'Agenzia delle Entrate, Antonino Maggiore, è "un cambiamento epocale" per il fisco "che punta a valorizzare chi si fa più affidabile anziché ricercare l'anomalo".

Nei loro interventi, diversi professionisti riconoscono la validità di questo principio di fondo, ma chiedono di non considerare gli Isa del primo anno. Il direttore politiche fiscali di Confartigianato-Rete imprese Italia, Andrea Trevisani, dice che "nella confusione rischiamo di buttare il bambino con l'acqua sporca". Mentre il consigliere nazionale dei dottori commercialisti Maurizio Postal ritiene che la proroga per i versamenti legati all'Isa al 30 settembre, introdotta dal dl crescita, "ancora non possiamo dire se sarà ragionevole". L'Isa - aggiunge il vice presidente del Consiglio dell'ordine dei consulenti del lavoro, Sergio Giorgini, "è migliorato rispetto agli studi di settore, ma solo il tempo dirà se è un buon prodotto"

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Gli Isa assegnano all'impresa o al professionista un punteggio da zero a dieci e chi prende voti elevati può essere escluso da alcuni tipi di controlli, beneficiare della riduzione dei termini per gli accertamenti o essere esonerato dall'apposizione del visto di conformità per la compensazione dei crediti d'imposta. Sarebbero 1,1 milioni, in base a proiezioni sulle dichiarazioni delle annualità precedenti, i soggetti che, con un voto da otto in su, potrebbero accedere ai benefici (il 31%) e circa 770 mila sarebbero quelli più affidabili in assoluto, con una pagella uguale o superiore a nove. In totale il 60% raggiungerebbe la sufficienza. All'estremo opposto, nell'area critica con un punteggio inferiore a sei, cadrebbero circa il 40% degli operatori, la cui posizione potrebbe essere approfondita nell'ambito delle analisi di rischio.

Questi contribuenti, così come chi ha un voto tra sei e sette potranno scegliere di migliorare la propria valutazione per accedere ai benefici, per esempio, correggendo eventuali errori. Nell'incontro sono stati presentati i dati sulle dichiarazioni dei redditi precompilate, che hanno visto un aumento delle consultazioni e degli invii rispetto allo stesso periodo del 2018. Gli accessi unici al sito sono passati da 3,4 milioni a 3,8 milioni e gli invii da 1,6 milioni a 1,9, a un mese dalla prima scadenza, che è il 23 luglio per il 730. Le dichiarazioni precompilate - incluso il modello Redditi - sono 59 milioni.

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